L’assessore torna sulla cessione della Robur Siena: “Non parteggio per nessuno, mi preoccupa la continuità. Perinetti? Io non ho visto nessuno”

“Sembra di essere nella Repubblica delle banane, nessuno si fa vivo, eccetto i rappresentanti dell’armeno che ho incontrato e dei quali ho avuto in visione la documentazione dell’offerta”. L’assessore allo sport del Comune di Siena Paolo Benini tuona ancora una volta sulla questione legata alla cessione della Robur Siena. E lancia messaggi importanti sul futuro della società.

Rimango ancora sorpreso di questo atteggiamento – dice – e vedo che, non da tutte le parti, ci sia un atteggiamento tiepido da parte della collettività senese, che francamente secondo me dovrebbe risentirsi un po’ di più, senza poi parteggiare per qualcuno in particolare”.

“Contatto con Perinetti? – spiega ancora Paolo Benini – Dico la stessa cosa dei giorni scorsi: io non ho visto nessuno. Sono contento se ci sono imprenditori che mettono soldi sul tavolo, poi decide la presidente Anna Durio. E’ sorprendente sempre che non si veda nessuno in Comune. Ben venga Perinetti, che è uomo di calcio, mi risulta sia un anno che è senza fare niente”.

“L’avvocato Bongianni? – ha aggiunto Benini – Senza entrare nei dettagli, faccio un po’ fatica a capire il suo ruolo, niente che vada in conflitto certo, ma è abbastanza ubiquitario. La famiglia armena? Sull’interesse e sulla consistenza di questo gruppo non esistono dubbi ragionevoli, sono interessati. Sono un po’ seccato di essere indicato come colui per parteggia per qualcuno. Forse qualcuno ha la memoria corta: sono diversi mesi che mi occupo di questa questione e gli armeni sono comparsi dieci giorni fa. In questi mesi ho più volte sollecitato a chiarire le situazioni e forse la conferenza stampa di Anna Durio fu proprio la conseguenza di questo atteggiamento dell’amministrazione. Non sono preoccupato solo della scadenza del 5 agosto, il mio problema è quasi più quello successivo: mettiamo che il 5 agosto si riesca a superare le verifiche, il problema è la spesa corrente, trovarsi a metà del campionato e ‘magari saltare per aria’ perché non si hanno soldi per fare le trasferte o per pagare gli stipendi. Non c’è solo il problema di iscriversi: siamo in grado di andare avanti? Abbiate pazienza, ma dalla storia degli stipendi, compresi gli ultimi centomila euro, non pare che ci sia questa liquidità. Siamo in una condizione di bisogno. Tutti quelli che fanno azioni devono tenere conto di questo”.

“Sta zitto chi non ha niente da dire- conclude Benini relativamente ai silenzi della società – . Io ho da dire. Da una parte abbiamo un’offerta consistenza. Dall’altra parte abbiamo il nulla, persone che appaiono e scompaiono, leggo di questo direttore generale Diego Foresti, basta andare sul web per vedere: il comunicato della Viterbese sul suo addio mi è sembrato più un necrologio che lasciarsi in maniera amichevole”.

L’intervista completa all’assessore allo sport Paolo Benini.

Il punto sulla Robur Siena

5 Commenti

  1. O questa grande passione di Benini per l’armeno ?! O questo nuovo ruolo di un amministratore pubblico che cerca di mettere bocca verso interessi privati ?! Provo a capire, ma non ci riesco…

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