L’assessore allo sport del Comune di Siena Paolo Benini risponde alle interrogazioni sulla Robur: “Morosità sullo stadio”

Continuano a circolare voci sul futuro del Siena, con il passaggio di Diego Foresti al Catanzaro che appare sempre più probabile e nuovi scenari che si aprono dunque sul passaggio societario. Rimane l’incertezza, visto che lo stesso Foresti sarebbe stato il coordinatore del passaggio di quote di maggioranza da Anna Durio alla società Fram Group. Il tempo, intanto, stringe: entro il 5 agosto bisogna presentare la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato.

Nel frattempo l’assessore allo sport del Comune di Siena Paolo Benini ha risposto stamani in consiglio comunale alle interrogazioni urgenti presentate da Forza Italia e Fratelli d’Italia.

“Esistono due delibere del 2017 – ha detto Benini in consiglio comunale – sullo stadio. Per il campo dell’Acquacalda c’è un Ati con il Siena Nord per la gestione del campo con allungamento della gestione fino al 2027 a fronte di un impegno della società a svolgere lavori per stimati due milioni di euro in dieci anni. Al momento sono stati certificati per 1 milione e 200mila euro, quindi rimangono lavori per circa 800mila euro. In questo campo ci sarebbe stata una cessione di gestione ad un’altra società. Poi ci sono morosità per la Tari sullo stadio con cifre di 45mila più anni 2017 e 2019 per un totale di altri 30mila euro: ho inviato una prima raccomandata alla Robur Siena per avere un incontro e per segnalare questi aspetti, ma non ho avuto risposta”.

“Il 7 febbraio – ha spiegato ancora – Anna Durio ci manifesta la volontà di interrompere la sua avventura, aspetto legittimo. La società di calcio è una società privata, ma con chiara evidenza pubblica. A quel punto ho ricevuto contatti da gruppo Nicastro, gruppo Soave e Benedetto Mancini che mi chiedevano di avere un contatto con la società. Mi sono limitato a indirizzare questi nomi nei confronti della società che, mi dicono, non hanno avuto particolare soddisfazione. Alcuni di loro si sono ritirati dalla trattativa per mancata consegna della documentazione o consegna parziale. Nel periodo Covid si manifesta poi anche il problema del pagamento degli stipendi”.

Benini ha anche spiegato i contatti con l’imprenditore armeno: “Ho visto la documentazione in data 11 luglio con preghiera di riservatezza – ha detto – La documentazione è stata poi inviata a chi di dovere. Per cortesia istituzionale mi sono state inviati anche i documenti di garanzia dell’offerta stessa. Poi ho saputo che questa offerta è stata legittimamente scalzata da un’altra offerta. Nel frattempo ho presentato al presidente federale che si tenesse conto della situazione e della preoccupazione della città per la mancanza di riscontri non positivi, che peraltro la federazione ci confermava. Questa la situazione fino a ieri, quando si è saputo che Foresti sia diventato direttore generale del Catanzaro. Non ho avuto riscontri su questi aspetti con Anna Durio”.

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