I bianconeri dominano ma la sfortuna è stata più forte di loro. Adesso a Gubbio serve una scossa

E’ stata una gara folle quella vista ieri sera al Franchi. Il Siena ha dominato, ha lottato, ha rimontato ma alla fine ha perso. Dall’eurogol da quasi quaranta metri di Giandonato al palo colpito da Frediani, passando per i due potenziali rigori non assegnati dall’arbitro e l’infortunio di Buglio: nella serata della Robur tutto è andato per il verso sbagliato. Come ha detto il direttore sportivo Salvini nel post-partita, il destino ieri sembrava aver già segnato e ad uscire vincitrice doveva essere la Fermana. E’ difficile non essere frustrati dopo una gara del genere, ma al tempo stesso è difficile rimproverare qualcosa ai giocatori.

I bianconeri hanno imposto il loro gioco e soprattutto nel primo tempo si è giocato per larghi tratti ad una sola metà campo. E mentre la sfortuna si accaniva sulla Robur e la Fermana riusciva a segnare il gol del raddoppio, i giocatori di Pagliuca hanno trovato la forza di rimontare fino al 2-2, provando anche a vincere la partita nei minuti finali e subendo il 2-3 proprio a causa di questo slancio. Nel post-partita mister Pagliuca si è rifiutato di parlare di vicissitudini legate alla dea bendata, però il conto del Siena con la fortuna è aperto ormai da inizio anno.

Del resto per qualsiasi altra squadra sarebbe complicato restare tra le prime della classe pur dovendo fare a meno in ogni partita di almeno due o tre giocatori chiave, se non di più. Ieri ad esempio mancavano Disanto per squalifica e Paloschi per infortunio, con il numero nove che salterà anche la prossima partita. Non è un caso allora se alla Robur è mancato qualcosa negli ultimi metri, anche se Frediani è stato senza dubbi il migliore in campo. Bisogna quindi ripartire da questa ottima prestazione già a partire da sabato, quanto il Siena sarà di scena su uno dei campi più ostici del campionato, quello del Gubbio secondo in classifica.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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