Contro la Reggiana il Siena è stato irriconoscibile, ma sulla prestazione incide anche la situazione extra campo

Tracollo Robur. I bianconeri hanno vissuto al Città del Tricolore il peggior pomeriggio della loro stagione, incassando quattro gol da una Reggiana in grande spolvero, nonostante le tante assenze. In realtà il vero problema non è stato il punteggio in sé, per quanto sia comunque molto pesante e rovini le statistiche difensive dei bianconeri. Dopotutto questo ko è arrivato sul campo di una squadra costruita per salire in Serie B fin dalla passata stagione, piena zeppa di grandi individualità per la categoria. La Reggiana insomma ha dimostrato di non essere prima per caso e quindi una sconfitta ci poteva anche stare, seppur con un punteggio più contenuto. A preoccupare però è stata la prestazione.

Nell’arco di tutta la stagione la Robur, anche quando incappava in qualche sconfitta, ha sempre dato l’impressione di essere una squadra viva. Questa volta però l’atteggiamento dei bianconeri è sembrato diverso. Di fatto il Siena non ha mai tirato in porta, se non a ridosso del novantesimo con De Paoli, ed è mancata anche la solita grinta. Una prestazione molto sottotono quindi, che è anche fisiologica dopo una prima parte di stagione giocata su grandi livelli. Tuttavia, in attesa di capire se ci sarà una reazione domenica contro l’Imolese, quello che è successo ieri a Reggio Emilia è figlio del clima che si respira nell’ambiente.

A fine partita c’è stata una pesante contestazione da parte dei tifosi presenti sugli spalti nei confronti del presidente Montanari, del vice ds Ferroni e di mister Pagliuca, che ha portato questi ultimi due a confrontarsi con i sostenitori bianconeri. La causa sono alcuni rumors circolati nelle ultime settimane, così come la mancata convocazione di Silvestri e Crescenzi, due pedine chiave della squadra. Una situazione molto complicata, resa ancora più oscura dal silenzio stampa in cui si è chiusa la società. La tensione intorno alla Robur è quindi alle stelle e, prima di poter rivedere il gruppo che aveva incantato tutti a inizio campionato, dovranno prima diradarsi le nubi che ci sono fuori dal campo.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui