“Andare a scuola è bello, ma alla base di questo andare ci devono essere altri due verbi: incontrare e includere”

L’Arcivescovo di Siena Lojudice ha rivolto un messaggio a tutti gli studenti della comunità in vista del ritorno sui banchi di scuola: “Questa settimana riapriranno le scuole di Siena e della provincia – afferma Lojudice -. Decine di migliaia di ragazze e ragazzi torneranno dietro i banchi. Un momento importante per tutte le nostre comunità, che coinvolge tutti, non solo gli studenti, ma anche le famiglie, gli insegnanti e il personale scolastico. Quest’anno il mio messaggio è rivolto ai bambini e ai ragazzi delle due chiese sorelle di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano- Chiusi-Pienza”.

“Mi piace immaginare le vie, le bellissime piazze delle nostre città di nuovo ‘invase’ pacificamente dalla gioia dei nostri giovani – prosegue Lojudice -, dal loro vociare che riempie di vita le strade. Proprio con loro vorrei condividere un pensiero che mi sta a cuore: ‘si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti. Questo é il piano d’azione ideale per ogni studente. Andare a scuola è bello, ma alla base di questo andare ci devono essere altri due verbi: incontrare e includere”.

“Persone e ambienti perfetti non esistono – continua Lojudice -, però, imparare insieme, cercare di migliorare se stessi, emulare i migliori e aiutare i più deboli rendono la scuola l’ambiente più necessario per imparare a vivere come persone libere, solidali e intelligenti. Si torna a scuola mentre il mondo è cambiato, e io aggiungo tragicamente, a causa della guerra e della conseguente crisi economica. E proprio in questi momenti così difficili, la scuola può fare la differenza diffondendo tra le giovani generazioni ideali di pace e di fraternità ad iniziare da chi ci siede accanto in classe”.

La pace si costruisce nel quotidiano con i nostri piccoli gesti – continua Lojudice -; non dobbiamo pensare a grandi teoremi, ma a minuscoli segni, quelli che Papa Francesco definisce di ‘misericordia’. Sarà un autunno difficile lo sappiamo, ma sono convinto che le nostre comunità, a partire dai giovani, sapranno dare un segnale forte di unità e di solidarietà”.

“In questi mesi estivi si sono accavallati tanti temi di attualità che naturalmente entreranno a scuola a partire da quelli del clima, della tutela del creato, del risparmio energetico. Argomenti che proprio i giovani hanno richiamato come essenziali alle nostre generazioni. Sono loro che ci hanno chiesto di fermarci a pensare in maniera migliore e seria al nostro pianeta. Il mondo che gli consegniamo è incerto, caotico e tanto impaurito. Noi adulti dobbiamo ripartire dai giovani, dobbiamo metterci in loro ascolto con umiltà”.

“Ecco, proprio alle ragazze e ai ragazzi delle comunità delle chiese di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano – conclude Lojudice -. Chiusi-Pienza chiedo di allearsi e pensare insieme una grande iniziativa che coinvolga i nostri territori per lanciare il messaggio che la tutela del creato passa prima di tutto dall’assenza della guerra, che è il male principale che inquina ed affligge l’uomo. Lo slogan potrebbe essere ‘Puliamo la terra dalla guerra!’. Proviamo insieme a cambiare il mondo”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui