Anna Cassanelli, Segretaria Generale Flc Cgil Siena
Anna Cassanelli, Segretaria Generale Flc Cgil Siena

Anna Cassanelli, segretaria generale Flc Cgil Siena, commenta le recenti disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico in vista del nuovo anno scolastico: “La scuola è stata collocata all’ultimo posto, è considerata una spesa e non un investimento”

“A questa fase dell’anno, qualsiasi nuova disposizione giunga dall’alto è una disposizione tardiva che non fa altro che intervenire su delle mancanze, ormai registrate in questi mesi, da parte del Ministero dell’Istruzione”. Inizia con queste parole l’intervento da parte di Anna Cassanelli, segretaria generale Flc Cgil Siena, circa le ultime indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico in vista del nuovo anno scolastico.

La recente pubblicazione delle linee guida per la prevenzione e gestione dei casi di contagio da Covid a scuola sembra lasciare ancora dubbi, incrementando timori su quello che sarà il destino della scuola a partire dal 14 settembre, data fissata per riapertura.

Dall’idea di dover mantenere, obbligatoriamente, una distanza interpersonale di un metro tra i giovani alunni delle scuole, si è fatta strada un’evidenza, a livello governativo sulla “mancanza, nelle scuole stesse, di spazi adeguati affinché il distanziamento imposto possa effettivamente concretizzarsi: le recenti disposizioni inducono quindi adesso all’utilizzo obbligatorio della mascherina venendo meno la capacità di comprendere che per i ragazzi, soprattutto i più piccoli, stare con la mascherina indosso per cinque ore e anche di più, è improponibile” commenta Anna Cassanelli.

“Quindi, immaginare una risposta alla domanda ‘come si ripartirà’, risulta particolarmente difficoltoso: si ripartirà con l’anarchia” sostiene la segretaria generale Flc Cgil Siena.

Esisteva un ambito, sottolinea Anna Cassanelli, nel quale si poteva intervenire nei mesi passati affinché una riapertura delle scuole in sicurezza potesse effettivamente concretizzarsi: “Un intervento sugli organici, quello si poteva fare, anche chiedendo un sacrificio alle famiglie in nome del rientro in classe di tutti i ragazzi: per esempio una doppia turnazione tra mattina e pomeriggio in maniera tale che le classi troppo numerose potessero essere divise metà alla mattina e metà al pomeriggio”. “Un intervento – continua Anna Cassanelli – che non è stato fatto perché evidentemente la scuola è stata collocata all’ultimo posto, è considerata una spesa e non un investimento. Credo la scuola ripartirà allo stesso modo dell’anno precedente: si adotteranno misure come le mascherine, la cui efficacia è quanto meno parziale. Ma il rischio forte è che a distanza di poco tempo dalla riapertura, molte scuole, come accaduto in altri Paesi esteri, debbano chiudere nuovamente“.

La ristrutturazione dell’orario scolastico ed un eventuale ingresso scaglionato dei giovani a scuola sono argomentazioni valide e di sostegno alla causa del contenimento del contagio, ma per le quali bisogna tener conto delle innumerevoli difficoltà a cui andranno incontro i dirigenti scolastici qualora si scelga di operare in questa direzione: “Intanto perché la ristrutturazione dell’orario indurrebbe un potenziamento del servizio di trasporti cosa che, ad oggi, non esiste”. “Allo stesso modo – commenta Anna Cassanelli – per quanto riguarda l’eventuale ingresso scaglionato, che è una delle idee più gettonate attualmente anche dai presidi della nostra provincia, si pone il problema di come le ditte di trasporto non siano in grado si garantire un raddoppio dei mezzi e del personale per permettere ai ragazzi di arrivare in piccoli gruppi davanti alla scuola”.

“Occorreva dunque fare una programmazione molto più seria e articolata, non trattando la scuola come un compartimento stagno, come se non avesse intorno un indotto, anche quello delle famiglie, di cui dover tener conto” chiarisce a Gazzetta di Siena Anna Cassanelli.

Alle innumerevoli problematiche sulla gestione della prossima apertura degli istituti scolastici, la Segretaria Generale Flc Cgil Siena, aggiunge quella pertinente all’ambito del numero e della gestione del personale scolastico: “noi abbiamo una fortissima carenza di personale Ata, in particolare modo di collaboratori scolastici nella scuola primaria e dell’infanzia, luoghi che già di per sé richiamano l’esigenza di una miglior sorveglianza e pulizia, a maggior ragione in questo periodo di riapertura delle scuole in cui i locali dovranno essere sanificati al termine di ogni giornata e in cui ci sarà bisogno di una maggiore sorveglianza dei bambini perché alle elementari sarà difficoltoso mantenere i dispositivi di sicurezza individuale”.

Quello che Anna Cassanelli reputa un intervento che doveva essere fatto nell’immediatezza è quello del raddoppio dell’organico dei collaboratori scolastici nei due gradi d’istruzione dell’infanzia e della primaria. “Ma anche su questo punto – sottolinea Cassanelli – il Ministero non ha accolto la richiesta da noi fatta come Sindacato. I fondi alla Regione Toscana per potenziare l’organico sono arrivati soltanto il 21 agosto 2020 e potranno essere utilizzati a partire dalla fine del mese; ma si sta parlando di fondi, non personale. Sarà pertinenza dell’ufficio scolastico regionale decidere se utilizzare questi fondi per posti di docenti della scuola secondaria, primaria o dell’infanzia oppure sfruttarli per l’assunzione di nuovi collaboratori scolastici. Quindi la responsabilità anche in questo caso il Mistero non è stato in grado si assumersela, e ricadrà interamente sui dirigenti degli uffici scolastici regionali. Si tratta di una profonda ingiustizia – conclude la Segretaria Generale Flc Cgil Siena – e di mancanza di responsabilità da parte di un Ministero che invece dovrebbe gestire e assumersi tutti gli obblighi della gestione della riapertura delle scuole”.

Le parole di Anna Cassanelli, Segretaria Generale Flc Cgil Siena

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