Il Comitato civico Elsa Viva non si arrende e prepara una nuova riunione sul tema

Continua a tenere banco a Colle val d’Elsa il tema del “Tubone”, ovvero della centrale idroelettrica che ha diviso l’opinione pubblica.

Possibilista il Pd, con alcune eccezioni incluso il sindaco Alessandro Donati. Nettamente contraria una larga parte dell’opposizione, inclusi i partiti del centrodestra.

A prendere la parola il Comitato Civico Elsa Viva, che ha da subito preso “le difese” del fiume Elsa, in tempi non sospetti.

Il quale ha incontrato in una seduta pubblica l’avvocato incaricato di seguire il ricorso collettivo, al quale hanno partecipato diversi privati inclusi i frontisti, contro il progetto denominato ormai da molti come il”tubone”.

Dall’incontro è emerso che la prossima udienza si terrà l’8 febbraio, ricordando che “non si può prevedere quando sarà la sentenza in quanto dipende dal giudice”.

Il Comitato ha tenuto a precisare che l’Avvocatura di Stato non ha preso parte al Tribunale delle Acque, assenza che ha deluso molti, ma che questo “non significa nulla e non avrà ripercussioni nel procedimento”, ribadendo che “il ricorso collettivo è a supporto della causa principale e quindi dipende dalla causa del Comune”.

L’unica certezza è che a breve sarà fatto un nuovo incontro, a seguito della udienza di febbraio.

Come a voler ribadire che il Comitato non ha alcuna intenzione di arrendersi, e di portare avanti questa battaglia per la difesa delle storiche gore di Colle ma soprattutto del fiume, secondo la propria visione.

Intanto è emerso che un secolo fa, e più precisamente nel 1926, il Tribunale delle Acque si espresse proprio sul diritto d’uso dell’acqua del fiume. Dal verdetto emerse che il Comune “non costituiva titolo” per l’utilizzo, in quanto non poteva essere considerato “concessionario” del bene pubblico.

Difficile capire se questa sentenza del secolo ventesimo possa avere valore oggi, e se quel che dispone sia coerente con quanto oggi disposto dalla Regione Toscana, ente che non esisteva all’epoca, e che adesso svolge un ruolo chiave per molti beni pubblici.

L’unica certezza è che a Colle sono in molti a voler prendere posizione e combattere contro la centrale idroelettrica.

Motivo per cui probabilmente le “acque” sono destinate a non rimanere ferme.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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