L’intervista a Sonia Carmignani, prima donna candidata al Rettorato dell’Università di Siena

È ormai in dirittura d’arrivo il termine del mandato di Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena dal 2016, e per quel che riguarda la successione potrebbe esserci una svolta a dir poco storica. Sonia Carmignani, infatti, è da poco diventata la prima donna candidata a guidare l’università senese e potrebbe essere anche la prima donna a diventarne rettrice. Già professoressa di Diritto agrario e dell’agribusiness e Diritto commerciale alla facoltà di Giurisprudenza, sfiderà alle elezioni Roberto Di Pietra, ordinario di Economia aziendale e direttore del Dipartimento di Studi aziendali e giuridici, e Francesco Dotta, professore di Endocrinologia e direttore del Dipartimento di Scienze Mediche.

È un’idea che è arrivata quasi come una conseguenza naturale – ha detto a Gazzetta di Siena. Ho lavorato insieme ai precedenti rettori, e in tutti questi anni ho maturato una notevole esperienza per quel che riguarda il funzionamento dell’ateneo. Essere la prima rettrice – continua – sarebbe una grande opportunità, oltre che una grande novità. Entrerei a far parte del circolo ristretto delle altre rettrici che già ci sono in Italia. Per Siena é sicuramente una possibilità: io mi sono messa a disposizione soprattutto per le competenze che ho maturato. Ho dato tutta la mia disponibilità per la crescita e lo sviluppo dell’ateneo”

“Ho due obiettivi principali – ha aggiunto -: lo sviluppo dell’ateneo di pari passo e in collaborazione con lo sviluppo della città. L’ho definita un’alleanza, un patto forte tra ateneo e territorio, da intendersi come insieme che comprende gli enti pubblici, la Fondazione Monte dei Paschi, il tessuto imprenditoriale e tutte le sue articolazioni e manifestazioni. Del tutto faranno parte anche i legami e la collaborazione con l’altro ateneo senese, l’Università per Stranieri: l’obiettivo finale di questa grande alleanza è quello di offrire ai nostri studenti le massime opportunità per l’occupabilità una volta che si saranno laureati. Noi dovremo accompagnarli nel loro percorso di crescita professionale e di inserimento nel mondo del lavoro”.

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