Il progetto del Comune di Siena: la “ripulitura” del Buon Governo di Lorenzetti come volano culturale turistico. Progetto scientifico di alto livello

Il Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, l’Allegoria più conosciuta nel mondo, si potrà vedere sotto un profilo diverso: attraverso i ponteggi che saranno allestiti per il suo restauro, infatti, sarà possibile osservare la sua bellezza e le sue caratteristiche da pochi centimetri.

Quello su uno dei tesori senesi più conosciuti al mondo è, nelle intenzioni del sindaco Luigi De Mossi, uno dei simboli della ripartenza post Covid. Palazzo Pubblico sta infatti progettando un restauro, di alto valore scientifico, del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, a cui legare anche un progetto turistico di valore e attrazione internazionale.

L’intenzione sarebbe infatti quella di legare al restauro con tecniche innovative anche un percorso di visita e di riscoperta dell’opera, con la possibilità unica, come è stato in passato per la Maestà di Simone Martini, di vedere da vicino, attraverso i ponteggi utilizzati per il restauro, le particolarità dell’opera decantata in tutto il mondo, utilizzando i ponteggi che saranno allestiti nella Sala dei Nove di Palazzo Pubblico.

Un percorso emozionale di incredibile valore culturale e turistico che l’amministrazione comunale e il sindaco De Mossi si apprestano a lanciare.

L’importanza del progetto si unisce alle tecniche che saranno utilizzate per riscoprire quello che metodologicamente viene definito dal punto di vista archeologico un “archivio materico”: sarà cioè applicato uno studio sulle tecniche, sul materiale e sulle metodologie utilizzate da Ambrogio Lorenzetti. La prima fase sarà dunque quella dello studio per capire il grado di intervento da effettuare, se meramente conservativo, di “ripulitura” o se sia necessario invece un intervento più massiccio sull’opera.

Alla valenza culturale si unirà dunque quella scientifica. Non solo: l’intervento sul Buon Governo sarà l’occasione anche per legare una mostra di Giuseppe Giavazzi, l’ultimo artista che ha operato un restauro dell’opera del Lorenzetti. Proprio il figlio, il restauratore Massimo Gavazzi, l’architetto Andrea Sbardellati e l’archeologa Nadia Montevecchi, saranno fra coloro che cureranno il progetto su questo tesoro mondiale, con procedure metteranno in risalto i criteri della realizzazione dell’opera e l’approccio che il grande maestro della scuola senese del Trecento ha riservato alla sua creatura.

Sarà esplorata in particolare, come detto, la componente materica con metodo archeologico, procedura mai attuata in passato, Restauro e progetto di percorso di visite stanno prendendo corpo in questi giorni e a breve dovrebbe essere ufficialmente lanciata l’idea che, Covid permettendo, nei prossimi mesi vedrà Siena centro scientifico e culturale attraverso il Buon Governo.

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