Trafugato nel 1989, oggi la ricollocazione. Presentazione con il ministro Franceschini

Era stato trafugato nel 1989, con altri oggetti d’arte antichi e preziosi. Il Reliquiario di San Galgano, opera del 1200 realizzata in oro, argento e smalto, di inestimabile valore, è stato ritrovato e torna al suo posto. Era stato rubato da una sala del seminario di Montarioso, alla periferia di Siena. Oggi il celebre Reliquiario di proprietà dell’Arcidiocesi di Siena, verrà ricollocato e reso visibile al pubblico durante una cerimonia alla quale parteciperanno il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, il ministro della Cultura Dario Franceschini, il comandante dei carabinieri, generale Roberto Ricciardi.

La presentazione del ritrovamento del celebre Reliquiario di San Galgano e di altri preziosi reperti di proprietà dell’Arcidiocesi di Siena – Colle Valdelsa – Montalcino p in programma per le ore 15 (con diretta anche su Gazzetta di Siena, streaming www.gazzettadisiena.it e Fb Gazzetta di Siena). La preziosa opera del Maestro di Frosini, capolavoro dell’oreficieria del XIV secolo in rame dorato, è stata recuperata dai Carabinieri, al termine di una complessa indagine svolta a livello nazionale, insieme ad altre dieci opere di arte sacra che vennero rubate in una sala del Seminario Arcivescovile di Montarioso. Per la partenza delle indagini venne imboccata subito la pista del colpo su commissione.

Insieme al Reliquiario di San Galgano vennero così rubate croci e altri reliquiari in bronzo, calici e pissidi in argento e rame. Il Reliquiario di San Galgano fu esposto nel 1904 durante la Mostra dell’Antica Arte Senese, poi nel 1982 a Palazzo Pubblico con il Gotico a Siena e nel 1983 venne anche esportato ad Avignone.

Alla presentazione del ritrovamento interverranno il Cardinale Augusto Paolo Lo Judice e in videoconferenza il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il generale Roberto Riccardi, comandante del Nucleo Tutela patrimonio culturale dei Carabinieri insieme al direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta. Presenti il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il prefetto Maria Forte e al sovrintendente Andrea Muzzi, il maggiore Gianluigi Marmora, comandante del Nucleo Carabinieri tutela patrimonio culturale di Palermo e i docenti dell’Università Alessandro Bagnoli ed Elisabetta Cioni. A coordinare la conferenza don Enrico Grassini, direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena – Colle Valdelsa – Montalcino.

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