Il consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Forzoni: “Non appoggiamo i quesiti sull’eliminazione delle misure cautelari e la legge Severino”

Questa mattina, al bar “Il Palio”, Fratelli d’Italia ha espresso la sua posizione sul referendum sulla giustizia previsto il prossimo 12 giugno. Francesco Michelotti, Maurizio Forzoni, Mattia Savelli, Gianfranco Maccarone e Caterina Burgassi hanno spiegato che, dei cinque quesiti presenti, solo tre potranno essere votati positivamente.

“Due di questi quesiti non risolvono i problemi – spiega Forzoni -. In particolar modo quello che elimina la possibilità di misure cautelari in caso di reiterazione del reato. Crea un grande allarme sociale, il rapinatore o lo spacciatore che viene arrestato si fa l’udienza di convalida e il giorno dopo o il giorno stesso è di nuovo in strada. Poi c’è la legge Severino, che va modificata, ma mettere in mano alla magistratura la decisione se un politico non è candidabile o deve decadere è assolutamente insensato“.

Fratelli d’Italia però esprime il suo appoggio sulle altre battaglie: “Per quanto riguarda il Csm – prosegue Forzoni – ci sono state battaglie eclatanti, come il caso Palamara e la Loggia Ungheria, senza dimenticare la politicizzazione delle varie correnti. Poi va dato spazio ai professori e agli avvocati che attualmente fanno parte di quelli che sono distretti giudiziari, ma non hanno diritto di voto”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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