La scultura in bronzo, ad opera di Andrea Roggi, è stata voluta nel 2006 dai cittadini per celebrare questa figura

La statua della poetessa Dina Ferri continua il proprio percorso nel mondo della cultura con la Mostra Collettiva “Scolpite” che arriva a Bologna. A partire dal 13 maggio, infatti, l’esposizione promossa e organizzata da Associazione Donne Fotografe sarà aperta presso il Quadriportico dell’Archiginnasio a Bologna fino al 28 maggio 2022.  

Attraverso lo sguardo di 35 artiste dell’Associazione Donne Fotografe, la mostra Scolpite si propone di contribuire attivamente con il linguaggio fotografico alla creazione di una visione aperta e critica della figura della donna nell’immaginario collettivo e di stimolare una riflessione sulla presenza della donna nella statuaria e, in particolare, sulla sua assenza nella statuaria pubblica.

Il monumento a Dina Ferri dedicato alla poetessa pastorella, scultura in bronzo realizzata dal maestro Andrea Roggi, che dal 2006 accoglie i visitatori all’ingresso del paese, è diventato soggetto fotografico per raccontare la storia di una donna, grazie allo sguardo di Giuliana Mariniello, autrice  dello scatto. Dina Ferri (1908-1930) può essere considerata la figura che rappresenta meglio di ogni altra il legame tra il passato e il futuro di questa terra. Un passato fatto di fatica, di difficoltà e di ostacoli da superare: Dina era una bambina povera, il suo lavoro fin da piccolissima era di far pascolare le pecore, ma la bellezza che la circondava risvegliava in lei il desiderio di conoscere, osservare, amare i paesaggi e la vita lenta che li muoveva. E Dina si proietta anche nel futuro, riesce a dare voce ai suoi pensieri e forma alle sue immagini attraverso la poesia, e in questo senso precorre il futuro che Radicondoli sta scegliendo oggi, decidendo di preservare il suo territorio e invitando a condividere una vita a misura umana.

L’esposizione è stata realizzata grazie a Banca Bologna, con il Patrocinio della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna-Biblioteche, Biblioteca dell’Archiginnasio e della Regione Emilia Romagna-Assemblea Legislativa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui