La rubrica di Elisa Berti ed Elena Lorenzini affronta da un diverso punto di vista  argomenti e quesiti riguardanti le nostre relazioni familiari, il rapporto di coppia e quello con i nostri figli. Con l’obiettivo di fermarci a riflettere per poi ripartire. 

Torna “Psicologia e famiglia”, la rubrica di Elisa Berti ed Elena Lorenzini affronta da un diverso punto di vista  argomenti e quesiti riguardanti le nostre relazioni familiari, il rapporto di coppia e quello con i nostri figli.

Le tappe più importanti nella creazione della coppia. In quale fase del ciclo vitale della coppia ti trovi?

L’autrice americana Susan Campbell,  nel 1980 pubblicò il libro “The Couple’s Journey” – Il viaggio della coppia, nel suo libro l’autrice descrive le cinque fasi della creazione della coppia.
Di seguitò descriverò le fasi del ciclo vitale individuate dall’autrice.
Secondo la Campbell, le fasi della vita di coppia sono quattro.
Ciascuna fase presenta caratteristiche, risorse, difficoltà, sfide e compiti tipici con cui i partner devono fare i conti, pena l’interruzione o la sofferenza cronica della coppia.
Prima fase: l’Idillio
E’ la fase dell’innamoramento, dell’amore romantico, in cui c’è moltissima passione. Gli innamorati si cercano in continuazione, si danno tanta attenzione reciproca e coccole. Ricercano il contatto fisico. Aspirano a passare tutto il tempo libero insieme, spesso trascurando amici e familiari. I partner sono entusiasti di essersi conosciuti. Sottolineano tutte le somiglianze  e le esagerano: “A lei piace il sushi … pure a me! Siamo due anime gemelle!”, ovviamente nel mentre trascurano le differenze o le piccole cose ( magari notate) che non ci piacciono. L’altro è perfetto così com’è. Non c’è nessun desiderio o bisogno che cambi! Anzi: il partner ha quel qualcosa di speciale che si è sempre cercato e desiderato e che finalmente si è trovato. E’ decisamente il partner ideale. In questa fase tutto gira attorno all’amore “trovato” si desidera solo iniziare una vita con lui/lei e non vengono percepiti ostali o limiti nell’altro. Il rischio più grande di questa fase  è rappresentato dall’illusione: “Tutto andrà sempre bene senza il bisogno di impegnarsi”. Lentamente iniziano ad affiorare i difetti e le differenze ed inizia a finire l’idillio dell’aver trovato la propria anima gemella “ ti avevo detto che mi piaceva il sushi per farti contenta”.

Quando accade i due partner possono decidere di andare oltre la delusione e provare a creare altro o interrompere la relazione ed andare a cercare un altro/altra che gli rifaccia vivere le solite prime emozioni, come fanno le persone che sanno vivere sono “da innamorati a tempo”.

Seconda fase: le Lotte di potere

In questa fase l’altro viene fatto scendere dal piedistallo. Vi è un senso di delusione. Si pensa: “Tu non sei quello che pensavo”, oppure “Tu non sei più quello che pensavo”, oppure “Noi non siamo quello che pensavamo”. Quando arriva questo momento lo viviamo come lutto, in cui si cerca di digerire la fine dell’illusione. E come spesso avviene per i lutti, la prima reazione è di rabbia e di negazione. “Forse posso ottenere quello che desidero se combatto”. Così le persone iniziano una battaglia per cambiare il proprio partner e trasformarlo in quello che dovrebbe essere, nella persona ideale. In questa fase iniziano le colpevolizzazioni ( mi avevi fatto credere), i ricatti  ( o andiamo dai miei o non vengo più dai tuoi), gli ultimatum, le manipolazioni, le ripicche. Il rischio più grande è che si provi a cambiare l’altro. In questa fase invece la risorsa più grande è quella invece di accettare l’altro per quello che è prendendo il buono e quello che ci piace di meno.

Terza fase: la Stabilità

In questa fase i partner iniziano a riconoscersi  reciprocamente e ad accettare i propri e gli altrui difetti. Le persone “cominciano a far pace” con l’idea che l’altro non riesca a “curare” tutti i nostri bisogni affettivi ( essere visto, considerato, amato, riconosciuto, curato..etc), che l’altro non sia l’elemento mancante che salverà la propria vita. In questa fase i partner iniziano anche a crearsi degli interessi oltre la coppia.  Il rischio più grande di questa fase è l’adagiarsi in regole e abitudini scritte e che la parte viva e dinamica della coppia che porta al cambiamento si blocchi facendo rimanere la coppia “cementificata” per anni (non dei vedere quegli amici, preferisco tu non faccia carriera, non andiamo lì o facciamo solo questo).

Quarta fase: l’Impegno e co-creazione

Questa fase è caratterizzata dall’accettazione totale da parte dei partener che l’altro è quello che è. Accettando integralmente i difetti di sé, dell’altro e della relazione ed iniziando a prendere “cura delle differenze”non più visti come un limite.
I partner sono in grado di trovare soluzioni creative alle tensioni di coppia, trovano soddisfazione nella propria vita e sviluppano un legame profondo e  reciprocamente soddisfacente col proprio partner. In questa fase le persone hanno sperimentato la fase dell’interdipendenza “ io aiuto te e tu aiuti” me ma allo stesso tempo abbiamo anche degli spazi personali. In questa fase si fanno progetti generativi (casa, lavoro, hobby,  figli), insomma si mettono in cantiere  idee o progetti che permettano ad entrambi i partner di realizzarsi insieme.

L’aforisma

UNA COPPIA SENZA PROGETTUALITA’ E’ UNA CONVIVENZA DI DUE SOLITUDINI ( SCABINI).

Dott.ssa Elena Lorenzini
Psicoterapeuta sistemico relazionale
Viale Mazzini, 97 -Siena
Via Berenice, 6- Perugia
Cell./whattsapp: 3290117588 elena.lorenzini@alice.it

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