Siena piazza del campo

Ernesto Campanini sottolinea la necessità di un dialogo e un dibattito interno all’area di centrosinistra

Dopo aver siglato insieme a quaranta giovani cittadini una lettera aperta per l’avvio del processo di elezioni primarie all’interno del centrosinistra senese in vista delle elezioni comunali del 2023, Ernesto Campanini racconta le ragioni alla base di questa azione, prima fra tutti il bisogno di un’apertura della città all’esterno e verso nuove idee.

La lettera è firmata da giovani fra i venticinque e i cinquanta anni che, pur non facendo parte degli attuali partiti, si sentono legati all’area di centrosinistra:” C’è bisogno di un’apertura verso persone come noi che non sono rappresentate dai partiti, c’è bisogno di creare un dibattito interno all’area di centrosinistra, perché non si può pensare che si possa sempre e comunque votare il meno peggio, e che il candidato venga scelto esclusivamente dai partiti. Ci sono tante persone che vorrebbero dare il loro contributo in maniera propositiva e iniziare a parlare all’interno del centrosinistra, creando un dibattito per tutti coloro che fanno riferimento all’area progressista. – Spiega Ernesto Campanini.

Bisogna affrontare il fatto che tanti giovani stanno andando via da Siena e che le loro motivazioni riguardano la mancanza di prospettive offerte dalla città; bisogna creare un dibattito che riguardi le nuove tipologie di lavoro e quello che può offrire la città”. Quindi uno degli argomenti principali del dibattito che il gruppo vuole instaurare, riguarda il tipo di prospettive che si vogliono infondere, alla città e ai cittadini nei prossimi anni.

Queste scelte saranno determinanti perché, secondo Campanini:” Quello che manca oggi non è solo il lavoro, dobbiamo capire quale tipo di lavoro si può offrire anche a livello qualitativo. Ad esempio, è importante dare più valore alle persone che vengono nella nostra città a studiare, e che magari vorrebbero rimanere a Siena e costituire un contributo enorme di nuove idee, modalità, tipi di lavoro e di approccio. Serve l’idea di una Siena che possa essere sempre più aperta, e non chiusa in sé stessa e composta da cinquantamila abitanti”.

L’avvio di un processo per le elezioni primarie interne al centrosinistra senese servirebbe a creare un momento di dibattito e a contrastare il fenomeno dell’astensionismo, l’idea di Campanini è che: “L’astensionismo è una perdita della democrazia, e quando si comincia a guardare quasi con ammirazione i leader che appaiono molto forti, lì c’è una sconfitta della politica, perché la politica deve essere la partecipazione di ogni individuo verso un bene comune, e non trovare una persona che risolva i problemi”. In questo senso:” Il processo per le primarie va a contrastare il fenomeno dell’astensionismo dando modo a più voci non politicamente connotate di esprimersi, perché queste persone hanno qualcosa da dire!”.

“Il dibattito è la cosa più importante della democrazia, e le primarie possono servire proprio per creare lì, in quel momento, il dibattito; perché all’interno dell’area del centro sinistra ognuno ha una propria sensibilità, e ciò che può emergere è un dibattito basato sui contenuti. Può esserci una competizione sana, che potrebbe aumentare l’interesse dei cittadini e far fuoriuscire persone che non sono iscritte a nessun partito, che potrebbero benissimo aver voglia di partecipare con le loro idee. C’è bisogno anche del dibattito in sé stesso, che manca e non si può pensare che venga scelto un sindaco con un programma, scritto all’interno del partito, perché sarebbe limitante, mentre con l’apertura delle primarie si spera di creare nuove idee”.

Campanini precisa che:” Le primarie non devono esser viste come un nemico, ma come un qualcosa di propositivo, noi non chiediamo le primarie per andare contro a quello o a quell’altro, noi chiediamo le primarie per andare verso una discussione. La discussione può essere anche dura, può creare dei malumori, però è importante dirsele certe cose”.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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