Il premio Mangia alla sanità senese. Una giornata di forti emozioni in Piazza del Campo

Una Piazza del Campo inusuale, ma che ha saputo regalare emozioni forti anche senza l’oro del tufo ad abbracciarla. Tanti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i volontari delle numerose associazioni del territorio che hanno preso parte, questa mattina, al conferimento del premio Mangia e delle medaglie di civica riconoscenza.

La città di Siena, in questo strano 15 agosto, con un Palio che manca e a cui la comunità ha rinunciato proprio per scongiurare eventuali pericoli dovuti al Covid-19, ha voluto far sentire il proprio affetto e il proprio ringraziamento a tutti gli uomini e le donne che si sono schierati in prima linea per combattere la pandemia.

Non hanno nascosto l’emozione i due direttori generali, Valtere Giovannini dell’azienda ospedaliera senese e Antonio D’Urso della Asl Toscana Sud Est, che al momento della premiazione hanno sollevato le mani al cielo, in segno di vittoria. Una prima vittoria in una guerra che ancora non si è conclusa, ma che ha segnato un cambio di passo per tutta la sanità.

“Un’emozione unica, difficile trovare le parole. La conserverò nella mia memoria perché mi riscalderà la vita – dichiara Valtere Giovannini – Oggi è stato il nostro Palio e lo abbiamo vinto. Non abbiamo corso pensando di vincere, abbiamo corso perché sentivamo di vincere questa battaglia e lo abbiamo fatto con tutti gli operatori. Non c’è stato nessun “fantino” che ha abdicato al suo ruolo. Questa è la nostra missione, ci guardiamo indietro e vediamo un’esperienza importante per tutta la Toscana: siamo stati un esempio”. Giovannini non manca di ricordare che, nonostante i festeggiamenti di oggi, l’emergenza non è finita: “Oggi festeggiamo, ma non è la fine. Nella nostra regione, il virus è ancora in agguato: ai giovani dico di avere attenzione, portare la mascherina, tenere le distanze e lavarsi spesso le mani. Così facendo, anche per la seconda ondata vinceremo un altro Palio”.

Anche il direttore generale della Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso, condivide le emozioni e le soddisfazioni che oggi hanno toccato i cuori di tutti. “Una sensazione straordinaria. Questa manifestazione ci fa vedere quanto Siena ha apprezzato il lavoro che abbiamo fatto con sacrificio, abnegazione, senso di responsabilità ma anche con partecipazione emotiva positiva. I risultati sono buoni, ma la guardia non deve essere abbassata”. D’Urso lancia un messaggio ai giovani: “Io suggerisco di divertirsi con la testa: rispettare le norme di prevenzione, ma divertirsi perché la ffase di lockdown ci ha dimostrato quanto la fase di isolamento nelle proprie case, abbia rappresentato un elemento positivo per combattere il virus, ma negativo per il contatto sociale”. Per l’immediato futuro, l’attenzione resta alta: “In questo momento, la situazione che ci preoccupa è l’arrivo di persone o straniere che rientrano dal proprio paese di orgigine o o di persone che tornano dopo un periodo di vacanza“.

Non poteva mancare l’encomio al mondo del volontariato e della protezione civile, realtà che si sono rese fondamentali nella lunga battaglia contro il Covid. Ezio Sabati, coordinatore provinciale del volontariato di protezione civile, si unisce alle emozioni condivise nell’anello di Piazza. “Da senese, è stato come toccare il cielo con un dito. Non c’è un premio che vada oltre il Mangia, c’è una forte e profonda emozione. Voglio sottolineare come il premio a sanità e volontariato non snaturi minimamente la realtà del Mangia, anzi, va a sottolineare quelle persone in plurlità che danno lustro alla città in Italia e nel mondo“.

Non è mancata la soddisfazione e l’orgoglio del sindaco di Siena Luigi De Mossi, seppur accompagnata dal dispiacere di un Palio che non può essere corso. “Vedere Piazza del Campo senza quattro palmi di tufo non fa bene, ma non potevamo fare diversamente: è stata una scelta di sicurezza e responsabilità. L’anno prossimo sarà un’apoteosi totale. Questa città fa della solidarietà, della salute, delle scienze della vita, una cifra importante e nessuno viene mai lasciato indietro. Ancora una volta, nei momenti di difficoltà, emerge questo aspetto solidale. Questa è stata una festa per chi ci ha tenuto fuori dalla pandemia: la città ha compreso in maniera perfetta quello che è stato il lavoro fatto”.

Le interviste integrali a Valtere Giovannini, Antonio D’Urso ed Ezio Sabatini

Le parole del sindaco Luigi De Mossi

(Foto di Luca Lozzi)

Arianna Falchi
Penna e cuore, dal 1991. Credo nella potenza delle parole, unica arma di cui non potrei mai fare a meno. Finisco a scrivere sui giornali un po' per caso, ma è quella casualità che alla fine diventa 'casa' e ho finito per arredarla a mio gusto. Sono esattamente dove vorrei essere. Ovvero, ovunque ci sia qualcuno disposto a leggermi.

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