Dopo una lunga estate di presidi e proteste locali, si è tenuta questa mattina la manifestazione nazionale dei docenti precari di fronte a Montecitorio

Era stata annunciata più volte la manifestazione di fronte al Ministero da parte dei docenti precari che per tutta l’estate hanno cercato di far valere i propri diritti di professionisti, e che questa mattina si sono riuniti in protesta di fronte a Montecitorio.

Fra rischi di rinvii causati dalla temuta fase 2 del Covid-19, i docenti dell’intero territorio nazionale sono riusciti a portare in piazza di fronte agli organi governativi i problemi e le mancanze che accompagnano la loro professione, in questo momento più che mai.

Si è parlato nel corso dei mesi di un concorso farraginoso che ora si è trasformato in ben 3 concorsi distinti seguiti da un anno di prova, un percorso burocratico che fin dal principio è stato criticato fortemente dai docenti.

La richiesta di stabilità e di riconoscimento dei diritti è stata portata avanti settimana dopo settimana, sul territorio senese, da Giacomo Vigni, Manola Terzani ed Elena Secchi Tarugi, che hanno trovato insieme alla delegazione locale il supporto del sindaco Luigi De Mossi e dell’assessore all’istruzione Paolo Benini, firmatari del documento condiviso a livello nazionale e fatto arrivare fino al ministro dell’istruzione Lucia Azzolina.

Tanti gli interventi di questo movimento apolitico e apartitico che ha chiesto per tutto il tempo di essere semplicemente riconosciuto per il proprio lavoro con i ragazzi, di avere sicurezze per gli alunni in primis.

Noi non siamo il problema, siamo la soluzione al problema” è stata la frase portante di un gruppo unito che oggi è arrivato fino alle porte di Montecitorio, esprimendosi con parole sentite e forti attraverso il portavoce Giacomo Vigni.

Il video dell’intervento della delegazione senese a Roma  

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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