“Non era la prima volta”, il caso viene alla luce dopo un post sui social network

In attesa della campagna di screening “Territori Sicuri”, che avrà luogo durante il weekend del 27 e 28 marzo, a salire alla ribalta nel Comune di Chianciano Terme è un fatto di cronaca, portato alla luce sui social network dai diretti interessati della vicenda. È successo infatti che una persona risultata positiva da metà marzo – come annunciato da lei stessa, su Facebook – è stata denunciata dai vicini alla Polizia Municipale per aver incontrato presso il suo domicilio, in piena quarantena, alcune persone che le hanno portato beni di prima necessità.

Il problema sorge dal momento che la “consegna” non è stata effettuata da personale autorizzato – quali associazioni di volontariato e Protezione Civile – ma da persone comuni, facendo quindi innalzare il rischio di contagio ad un livello molto elevato. La persona in questione ha cercato di discolparsi, in un lungo post su Facebook: “Ho sbagliato perché per causa di forza maggiore questa persona è entrata in casa mia, ma l’ha fatto a distanza e con mascherina FFP2. Oltre il Covid avevo urgenze da sbrigare, di cui non potevo parlare dalla finestra: mi sembra esagerato e diffamatorio parlare di festa in casa con amici“.

“Penso che mi hai punito abbastanza chiamando varie persone e vigili che mi hanno richiamato – prosegue – Penso solo che in questo momento, da parte tua che sei la mia vicina, ci dovesse essere solidarietà, non accanimento“. Una situazione ai limiti del grottesco, in cui ha avuto voce in capitolo anche l’altra parte in causa, la vicina, che ha ammesso tra le righe che non era la prima volta che succedeva ciò“.

Il fatto, nella comunità chiancianese, ha avuto una discreta cassa di risonanza. Molti si sono stretti intorno alla stessa persona, lamentandosi della cattiveria di chi ha denunciato il fatto ai vigili; in pochi, al contrario, hanno condannato il comportamento della signora sfortunatamente positiva al virus. La chiosa finale, come ha suggerito qualcuno, non può che essere la seguente: “Alla fine la colpa è della signora che ha segnalato un comportamento sbagliatissimo? Non ne usciremo mai se alla gogna viene messo chi ha ragione“.

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