L’intervento è stato effettuato da un’equipe multidisciplinare all’interno del Policlinico di Siena. “Già dopo poche ore dall’intervento la signora è tornata alla sua vita normale” spiegano i medici

Il policlinico Santa Maria alle Scotte continua a far parlare di sé. È stato, infatti, portato a termine con successo il primo impianto in Italia di un elettro-catetere per neuro-modulazione sacrale (NMS), compatibile con risonanza magnetica.

L’intervento, eseguito su una donna di 39 anni affetta da dolore pelvico e perineale continuo e invasivo, è stato effettuato da un’équipe multidisciplinare composta dalle dottoresse Elena Fatighenti e Agnese Faltoni, del Servizio di Terapia Antalgica coordinato dal dottor Stefano Lippi all’interno della UOC Anestesia e Rianimazione perioperatoria diretta dal dottor Pasquale D’Onofrio, con il contributo del dottor Filippo Cecconi, specialista urologo della UOC urologia diretta dal dottor Gabriele Barbanti.

“La complicanza del caso – spiega la dottoressa Fatighenti – era dovuta al fatto che dopo diverse terapie praticate, tra cui interventi ricostruttivi, infiltrazioni, terapie elettriche di superficie, terapie con analgesici maggiori per via orale, nel 2019 è stato impiantato un apposito pacemaker alla signora. Un dispositivo che aveva dato dei buoni risultati nel primo anno ma che poi aveva progressivamente perso efficacia. L’impianto del nuovo NMS è avvenuto con successo“.

“Abbiamo impiantato attraverso un forame sacrale, in anestesia locale e con guida fluoroscopica – continua Fatighenti – un sottile elettrocatetere allo scopo di stimolare con impulsi elettrici, generati da un pacemaker (PM) ad esso collegato, i nervi periferici sensitivi locali a livello pelvico e perineale e che, se lesionati, inviano impulsi dolorosi (nocicertivi e soprattutto neuropatici) al sistema nervoso centrale, provocando un dolore che può divenire cronico, come in questo caso. Già dopo poche ore dall’intervento la signora è tornata alla sua vita normale“.

“Si tratta del primo elettro-catetere RM compatibile impiantato in Italia – aggiunge il dottor Pasquale D’Onofrio -. C’è sicuramente soddisfazione per questo primato ma, soprattutto, per aver aiutato questa paziente a ritrovare una buona qualità di vita e a poterle assicurare la possibilità di sottoporsi in futuro ad un esame oggi sempre più diffuso come la risonanza magnetica”.

“Ci tengo infine a ringraziare la Regione Toscana – conclude D’Onofrio -, per averci fornito questo modernissimo device, insieme alla dottoressa Alessandra Catocci della Farmacia ospedaliera, per la velocità e la prontezza con cui ha fatto arrivare il dispositivo ai nostri professionisti e al contributo importante del dottor Cecconi”. 

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