Sì alle luminarie a basso impatto energetico, no alla pista di pattinaggio: i preparativi del centro commerciale naturale di Poggibonsi in vista del Natale
In tutta Italia, e in tante città toscane in particolare, si sta iniziando a pensare ad un Natale ‘al buio’ ma, come ha anticipato la presidente del centro commerciale naturale Sandra Meniconi ai microfoni di Gazzetta di Siena: ”A Poggibonsi le luminarie si faranno”.
Con il caro bollette e la crisi energetica è diventata una questione quasi controversa quella delle luminarie di Natale, ma è un fatto che eliminare qualsivoglia addobbo natalizio – di cui le ‘lucine’ sono l’emblema e, a mio umile e personale giudizio, decisamente la parte migliore – rischierebbe di compromettere il commercio prima e durante le feste.
“Già in settembre, alle prese con le prime superbollette e in vista della crisi energetica, abbiamo deciso di dare una svolta green alla nostra attività con il progetto #lamagiadelgreen, che ci sta permettendo di portare avanti attività e iniziative ma con un’attenzione particolare verso gli sprechi e la crisi energetica. – Spiega Meniconi – abbiamo fatto uno Sbaraccando green e, al contrario degli altri anni ad esempio, per l’evento abbiamo scelto di fornire delle shopper in tela e non le solite buste di plastica”.
“Per questo Natale abbiamo già pensato ad un’illuminazione con lampadine led a basso impatto energetico. In qualche modo dobbiamo animare e abbellire il centro storico, perché altrimenti il commercio ne risentirà. Il cliente deve essere coccolato, posto in un bell’ambiente accogliente. Rispetto agli anni passati il consumo energetico sarà molto inferiore, non prenderemo dei contatori aggiuntivi, ma useremo le prese che già ci sono, perché con il led possiamo permettercelo”.
Come ogni anno, l’illuminazione natalizia sarà finanziata dal contributo del Comune di Poggibonsi unito alle singole quote versate da ogni negoziante del centro commerciale naturale. “Sicuramente dovremo rinunciare alla pista per il pattinaggio su ghiaccio, – aggiunge Meniconi – perché con gli inverni caldi che stiamo avendo e l’attuale prezzo dell’energia, mantenere il ghiaccio avrebbe un consumo energetico pari a 10.000 euro per un mese. Speriamo di poter ripristinare la pista di pattinaggio nei prossimi anni, per ora non è sostenibile economicamente né lo sarebbe a livello di consumo energetico”.
