Il segretario generale del Comune di Siena Michele Pinzuti interviene a “Un Caffè in Comune”

Assunzioni, riorganizzazione generale, rapporto con la città. Sono stati i temi toccati da Michele Pinzuti, segretario generale del Comune di Siena, durante l’intervista su “Un Caffè in Comune”, format del martedì di Gazzetta di Siena.

Pinzuti è partito, fra l’altro, dalla sentenza del giudice del lavoro che gli permette di rimanere al suo posto. “Come ho spiegato anche alla prefettura – ha spiegato Pinzuti – la mia non è una contrapposizione dal punto di vista giuridico o personale, ma una ricerca di un riconoscimento di un diritto, di poter lavorare fino a 67 anni. Ho 44 anni di servizio e questo potrebbe impedire, ma questo è un patrimonio mio, io chiedo come previsto dalla Costituizione di rispettare il principio di 67 anni nell’interesse della città. Mi porto nel cuore le attestazioni di amicizia, solidarietà e confronto. Vivere la precarietà fa parte della vita, il giudice del lavoro di Siena ha emesso una sentenza che ha fotografato la realtà di poter contribuire al bene di questa città. Devo ringraziare in memoria l’avvocato Luana Garzia, poi Leandro Parodi e Mauro Montini che hanno raccolto questa eredità”.

Sulle prossime assunzioni in Comune Pinzuti ha detto che “prepariamo i prossimi concorsi nelle prossime settimane, in base anche alle stringenti regole per l’emergenza Covid. Siamo pronti ad assumere almeno altre cento persone entro il 2021, a partire dalle diciassette figure all’interno della Polizia Municipale. L’esperienza nella pubblica amministrazione è una cosa che consiglio fortemente”.

“I dipendenti sono una risorsa fondamentale- ha aggiunto -, quando un’amministrazione punta non sull’ organizzazione, ma sui dipendenti, fa una scelta vincente. L’organizzazione è una conseguenza, il lavoro è un tavolo al quale siamo seduti l’uno accanto all’altro e ognuno si esprimere al meglio se stesso. Il personale durante il Covid ha dato una risposta eccezionale, con grande solidarietà e devo ringraziare anche le organizzazioni sindacali. Lo smart working? E’ un tema che mi appassiona e mi preoccupa. Il lavoro è solidarietà e stare vicino agli altri, è stare in comunione, per cui mi preoccupa un lavoro svolto individualmente da casa. Quindi smart working si, ma il lavoro in gruppo è un elemento che non possiamo dimenticare. La socialità non deve essere dimenticata”.

Per quanto riguarda la nuova pinta del Comune, Pinzuti ha spiegato che si tratta di “organizzazione all’insegna della novità. Abbiamo avuto cambiamenti in posizioni fondamentali. Luca Donati è dirigente del settore finanziario, in una squadra di calcio sarebbe un centravanti, persona di grande levatura. Si assemblea al dirigente storico Luciano Benedetti, che si occuperà di Santa Maria della Scala. Scelte volute dal sindaco anche in un momento di crescita del Vecchio Spedale, sta nascendo la Fondazione e stiamo discutendo gli ultimi aspetti dello statuto. Altre modifiche ci sono state dal punto di vista tecnico nel settore dei lavori pubblici. Ci siamo riorganizzati anche nella semplificazione delle procedure, con la riorganizzazione ufficio gare e contratti per rispondere anche a trasparenza e legalità, ma anche alla circolarità nella funzione. Un forte cambiamento basato sulla strategia di rendere meglio rispondente il Comune al servizio del cittadino, l’obiettivo è sempre la soddisfazione del cittadino”.

La puntata di “Un Caffè in Comune” con Michele Pinzuti.

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