Dai disegni di Duccio Santini, tante idee creative per rilanciare il settore

Terminato il Festival del Cristallo, all’interno della più ampia “Territori Impresa“, rimangono presenti molte delle opere ammirate in questi giorni.

Non sono rimasti indifferenti ai visitatori le nuove creazioni di un settore che non si arrende e che si rilancia sempre con nuove idee e tanta passione.

A fare quasi da “testimonial” al cristallo colligiano, è stato il burattino più famoso del mondo: Pinocchio.

Dalle sapienti mani di Duccio Santini, professore, architetto, ma soprattutto personaggio famoso a Colle Val d’Elsa, il quale negli anni ha raccontato angoli, palazzi, piazze e storie della città con i suoi mitici disegni, sono nati i bozzetti che poi hanno preso vita.

Non di legno, bensì di cristallo. Non poteva essere diversamente, in quanto a Colle tutto parla di vetro e di cristallo.

“Sono la realizzazione di sogni disegnati – commenta Duccio Santini – sono sempre stato appassionato di Pinocchio, e ho sempre amato riprodurlo: vederlo prendere vita è una gioia”.

Il professore negli anni ha sempre collaborato con molti artigiani del vetro e del cristallo, i quali con le loro sapienti mani hanno realizzato i prototipi con il naso lungo.

E così che molti disegni di Santini sono diventati realtà alla Duccio Di Segno, ma anche alla ColleVilca e in altre realtà.

Forse non tutti sanno che Carlo Collodi ha vissuto alcuni anni della sua gioventù proprio a Colle Val d’Elsa, e nella città alta molti ricordano un’antica fonte, la quale prendeva il nome di “Fonte del Pinocchio“. Non è difficile immaginare che il nome del burattino sia dovuto proprio a un’ispirazione che Collodi ebbe proprio a Colle, come adesso riporta anche una targa posta in loco.

Il rilancio del cristallo quindi passa anche dalla forza evocativa di Pinocchio, il quale porta la bandiera e il nome di Colle in tutta Italia ed oltre.

Un connubio veramente solido ed efficace. E questa, c’è da giurarci, non rimarrà una bugia, ma una solida verità.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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