Caos in piazza del Mercato, il racconto di Duccio Bottoni

Il giorno dopo la rissa in Piazza del Campo, sulle chat e i gruppi whatsapp di tutta Siena rimbalzavano gli screen dei post pubblicati dai giovani presumibilmente coinvolti nei fatti della sera precedente. L’associare quelle frasi alla “baby gang” che da tempo sta esasperando i residenti della zona di Salicotto, piazza del Mercato e vicoli limitrofi, è venuto in automatico.

Tra i volti circolati, anche quello del senese Duccio Bottoni, neo diciottenne, che in una storia di Instagram ha usato toni molto forti nei confronti di chi, quella sera, lo ha coinvolto in una situazione che, stando alle sue affermazioni e al suo racconto, non lo riguarda affatto.

“Quella sera sono arrivato in città. Mi sono fermato in piazza Gramsci per aspettare la mia ragazza e in quel momento mi hanno chiamato degli amici, dicendomi che nel pomeriggio un ragazzino era stato picchiato dal gruppo di stranieri che di solito sta in piazza del Mercato. Erano lì a cercarli, perché spesso anche noi abbiamo avuto a che fare con loro: io stesso ho litigato con uno di quel gruppo che infastidiva la mia ragazza”.

Le parole di Duccio sono animate da un misto di rabbia e dispiacere, in quanto la sua immagine è subito stata associata al gruppo di giovanissimi che da mesi sta mettendo in ginocchio un’intera zona della città.

“Non sono andato subito: ho aspettato la mia ragazza e ci siamo fermati a bere una birra in un locale del centro. Verso le 22 ho raggiunto piazza del Mercato e, dal nulla, abbiamo sentito un forte trambusto venire dalle scale che da Pescheria scendono nella piazza. Ho visto un mio amico venire spintonato, un altro a cui sono stati dati dei calci. Arrivato lì, mi sono trovato davanti questo gruppo di persone, perlopiù adulte, molto arrabbiate ed hanno colpito anche me: inizialmente ho cercato di spiegare che sono di Siena e che non c’entro assolutamente nulla con il gruppo di stranieri, ma non è servito a nulla. Alla fine mi sono arrabbiato ed ho provato a reagire. Poi è intervenuta la polizia”.

Concluso l’alterco in piazza del Mercato, Duccio Bottoni racconta di essersi subito allontanato insieme alla sua ragazza. “Non eravamo presenti in Piazza del Campo. So che quel gruppo di stranieri con cui, ripeto, noi non c’entriamo nulla, ha iniziato a dare nuovamente fastidio, a buttare a terra i motorini e tirare bottiglie. Da lì, credo che sia partita la rissa in Piazza”.

Duccio Bottoni, 18 anni, ha voluto raccontare la sua versione dei fatti, soprattutto per chiarire una volta per tutte la sua estraneità dal gruppo che ‘milita’ in Piazza del Mercato e che, nella giornata del 15 agosto, avrebbe prima aggredito un giovane senese e, durante le ore serali, un uomo di 64 anni.

“Noi siamo un gruppo di senesi. Abitiamo quasi tutti al Petriccio, non abbiamo nulla a che fare con quella gente. Ci siamo ritrovati in piazza del Mercato per puro caso, non è un luogo che frequentiamo. Io ci vado ogni tanto ma solo con la mia ragazza per stare un po’ da soli: di certo, non ci torneremo più. Credo che ci abbiano scambiati per loro e questo mi dispiace molto: quella sera c’era molta rabbia ed esasperazione a causa di tutte le cose che sono successe. La cosa a cui tengo di più, è non venire associato a nessuno di quei personaggi”.

Per quanto riguarda il post condiviso su Instagram, Duccio Bottoni spiega: “Ho capito che è stato un errore e desidero scusarmi sinceramente per le parole usate. Purtroppo ero molto arrabbiato, ho capito di aver peggiorato ulteriormente la situazione creando, di fatto, le basi per questa associazione inesistente“.


Alla domanda sul perché il gruppo di ragazzi che tormenta piazza del Mercato abbia questa condotta, Duccio Bottoni risponde: “Sono tutti minorenni. Forse uno solo ha raggiunto i 18 anni, ma non sono sicuro. Non so perché lo fanno: tutte le volte cascano male ma continuano, credo che non abbiano nulla da perdere. Non voglio essere associato a queste persone”.

immagine di repertorio

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