Il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti ha risposto in diretta alle domande dei tifosi, analizzando il momento difficile della squadra

“Io mi sono già presentato alla proprietà rimettendo il mio mandato, ma sono stato invitato a continuare. E’ una responsabilità che ho e quindi sono qui. Vedremo quello che succederà, io sono fiducioso”.

Il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti è uno che ci mette la faccia, sempre. Infatti è stato ospite in diretta di Gazzetta di Siena per rispondere alle tante domande che i tifosi bianconeri si stanno facendo, delusi dai risultati della squadra, reduce da tre sconfitte consecutive, che, al di là del risultato, fanno male per come sono maturate. Ad Ancona, per esempio, l’ultima in ordine di tempo: la Robur si è portata sul 2-0, giocando bene, poi si è spenta la luce e in nemmeno mezz’ora si è fatta rimontare e superare.

“Una sconfitta inspiegabile – ha confermato il ds -. Questa squadra ha dimostrato dei limiti caratteriali enormi, pur impegnandosi sempre. Ha dei leader tecnici, giocatori di esperienza, ma non ha leader caratteriali. Ha Terzi, Guberti, Paloschi, per intenderci, ma non ha un Portanova e questo nei momenti di difficoltà si palesa maggiormente. Questi sono alcuni dei punti su cui stiamo lavorando e speriamo di risolverli il prima possibile”.

Durante la diretta poi Perinetti ha parlato della decisione di cambiare l’allenatore, della riconfermata fiducia a Maddaloni, “anche se siamo tutti sotto il cielo”, del ruolo di Negro, delle prospettive del mercato di gennaio.

L’intervista completa

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