“Ho trovato nelle parole di Elly Schlein un percorso nel quale mi riconosco” scrive il Segretario Provinciale del Partito Democratico senese

“Da Segretario Provinciale, come sempre, garantirò il massimo pluralismo e la massima rappresentatività a tutte le candidate e tutti i candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Ma, da iscritto a questo Partito fin dalla sua fondazione, da semplice militante, farò le mie scelte a riguardo, e per trasparenza, è bene che queste scelte siano esposte con chiarezza. Sosterrò convintamente la candidatura di Elly Schlein alla segreteria nazionale“. Così scrive il Segretario Provinciale del Partito Democratico senese Andrea Valenti, in un messaggio in cui annuncio il proprio sostegno per la candidata Schlein in vista delle prossime primarie nazionali del PD.

“Non ho nulla da eccepire sulle altre candidature ad ora in campo – prosegue Valenti – Stefano Bonaccini è un ottimo amministratore, ed ha indicato una linea politica convincente. La ex ministra De Micheli è stata capace, attenta alle istanze territoriali e, nello specifico, a quelle di Siena e la sua Provincia. Ma, per mia storia politica personale, per convinzione ideale, per quello che ho sempre creduto e sostenuto, ho trovato nelle parole di Elly Schlein un percorso nel quale mi riconosco. Ho trovato, finalmente, la centralità della parola “”redistribuzione”. L’Italia ne ha un bisogno disperato. Ho trovato la voglia di essere radicali, e non averne paura. Ho sentito parlare, per la prima volta, di aree interne.

“Ci sono i temi chiave della lotta alle diseguaglianza, del salario minimo, della tutela dei diritti, della vicenda dei migranti, del superamento del precariato e dell’attenzione speciale per le giovani generazioni – scrive Valenti – C’è la volontà, ed è determinante, di intraprendere un profondo percorso di ascolto della nostra base, come è altrettanto determinante una apertura estesa all’esterno, alle associazioni, ai corpi intermedi, alla sinistra diffusa nel paese. Questo glielo chiedo con tutto il cuore. Ricordo un passaggio di un intervento della Schelin all’ assemblea nazionale a Bologna, nel novembre 2019. “Preferisco litigare una notte intera con voi che lasciare l’Italia in mano alla destra”. Adesso il “voi” può diventare un “noi”, l’Italia è in mano alla destra ma il PD non è morto, deve fare il suo percorso con orgoglio e decisione, con convinzione e volontà di riscrivere la propria storia politica”.

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