Il Comitato Amici del Palio svela il mistero dietro i manifesti che da giorni sono spuntati in ogni zona della città

Da diversi giorni ormai sono apparsi dei manifesti per tutta la città. Manifesti che non hanno che potuto attirare lo sguardo dei senesi e far sorgere le domande più ovvie, prima fra tutti: chi li ha messi?

A rispondere ai dubbi dei cittadini ci ha pensato il Comitato Amici del Palio, che in un post sui social ha svelato il mistero dietro alle immagini simbolo della tradizione senese oscurate da grandi punti interrogativi.

“Sono molte le domande che, dall’inizio della pandemia, ci stiamo ponendo all’interno del Consiglio – scrive il Comitato Amici del Palio –. Domande spontanee, viscerali, istintive, che riguardano il presente e il futuro delle Contrade e del Palio e, più in generale, la vita di contradaioli e senesi. Del resto, Siena e la sua secolare tradizione paliesca sono da sempre il centro della nostra attenzione”.

“Anche in momenti come quello che stiamo vivendo, pur essendo pienamente consapevoli di quali debbano essere le priorità, crediamo che sia giusto, importante e utile continuare a impegnarsi per la salvaguardia di quell’incomparabile patrimonio sociale rappresentato dalle Contrade e dal Palio – prosegue il post –. Elemento su cui la nostra città può e deve fare sempre affidamento, anche in questo momento di crisi e nella fase di ripartenza dopo la fine della pandemia. Perché esse costituiscono un punto di riferimento speciale per la vita dei cittadini e dei contradaioli, soprattutto per il ruolo fondamentale che rivestono nell’imprescindibile dimensione relazionale di ognuno di noi”.

Ed ecco quindi arrivare, finalmente, anche il perché dietro l’affissione di quei tavoli delle cene contradaiole sgombri, o del tufo segnato dagli zoccoli dei cavalli e dei mattoni su cui sedersi è bello durante le batteria – anche se il sole picchia sulla testa -, o ancora della Torre del Mangia, e del suo bandierino pronto ad indicare – a seconda della superstizione – la contrada designata dal fato per la vittoria della carriera.

“Con la passione e l’amore che da sempre ci contraddistinguono, abbiamo quindi pensato di condividere con tutta la cittadinanza e tutti i contradaioli questo momento di riflessione. Non avanziamo pretese o giudizi di alcun tipo, non vogliamo piangerci addosso o rimpiangere i bei tempi che non ritornan più né inseguire per forza modelli che, giustamente, appartengono sotto certi aspetti al passato – continua il Comitato –. Allo stesso tempo ci preme però capire come salvaguardare gli elementi fondanti e centrali della nostra tradizione, ovvero ciò che amiamo e che rende la nostra Siena e le nostre Contrade dei territori e delle comunità speciali”.

“Riteniamo che ora più che mai sia importante tener vivo questo fuoco, questa passione. Perché le Contrade e il Palio hanno sempre saputo stare al passo con i tempi e dobbiamo impegnarci tutti insieme, con quello spirito collaborativo e battagliero che la nostra città ha dimostrato nel corso della sua storia, per superare anche questa delicata sfida – conclude il post –. Consapevoli, peraltro, che molte delle questioni che riguardano il Palio, la vita delle Contrade e dei contradaioli non nascono con la pandemia e non si esauriranno con la sua fine. Nella speranza che si possa presto tornare a condividere fisicamente quei momenti, quelle relazioni e quelle emozioni che sono parte integrante e fondamentale della nostra vita, con la consapevolezza che la mossa sia in ogni caso matura e che ci si debba far trovare prontissimi quando cadrà il canape”.

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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