Il Priore dell’Istrisce: “Un onore rappresentare le Contrade. Avrò tante responsabilità, ma non sono un uomo solo al comando”

Emanuele Squarci da qualche ora ha sostituito Gianni Morelli nel ruolo di Rettore del Magistrato delle Contrade. Priore dell’Istrice, Squarci è il primo ad essere sorpreso della sua elezione, come ha raccontato ai nostri microfoni: “Non mi aspettavo nemmeno di fare il Priore della mia Contrada, figurarsi il Rettore del Magistrato -spiega -. Ritenevo di avere un’età per poter lasciare spazio ad altre persone, avevo ricoperto altri incarichi con alcune soddisfazioni e amarezze. Pensavo di poter continuare a fare il maggiorente della Contrada, ma le vicende della vita sono imprevedibili. Prima la mia Contrada mi ha chiesto di fare il Priore, e sono richieste a cui è difficile dire di no, poi a dicembre mi è stato chiesto di confermare questa carica. Ora, davvero inaspettatamente, mi trovo a fare il Rettore del Magistrato”.

Un passo importante per Squarci, che andrà a ricoprire questo ruolo non senza un pizzico di emozione: “E’ un grande onore avere la fiducia di tutti gli altri i Priori e rappresentare le Contrade – prosegue -. E’ un privilegio, ma c’è anche un po’ di responsabilità. Ovviamente il Rettore non è un uomo solo al comando, è un primus inter pares e le volontà sono quelle che si formano collettivamente, dal confronto tra tutti. Restano però tante responsabilità, come sempre nelle vita”.

Dopo che il 2022 è stato l’anno della ripartenza, che Carriere saranno quelle del 2023? “I Palii sono sempre particolari, nessuno è mai uguale all’altro – continua Squarci -. Le vicende sembrano le stesse ma in realtà sono sempre diverse. L’anno scorso c’era una grande aspettativa dopo due anni di vuoto. E’ stato un Palio un po’ problematico, ma è stato bello per chi lo ha vinto. Il mandato del Rettore è quello di far si che le cose si svolgano in modo più sereno per tutti. Quello che dobbiamo fare è agire in collaborazione con il Comune e con le altre Autorità. Non siamo nella Repubblica di Siena ma nella Repubblica Italiana. Quindi dobbiamo conciliare il nostro modo di vivere nel contesto in cui operiamo, facendoci comprendere all’esterno”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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