Palio, prime ipotesi su Straordinario e squalifiche

Palio, continuano i passi di danza in questo giugno di fuoco: fantini e dirigenze muovono le loro pedine. Tittia si fa spazio, Bartoletti e Gingillo con l’imbarazzo della scelta. Difficile vedere qualche esordio

In un lotto di cavalli che sembra sempre più assottigliarsi sulla alta qualità dei soggetti, impazzano invece i passi di danza di dirigenze e fantini. I trend topic rimangono Bruco e Drago appetibili più di ogni altra soluzione ai big.

Scompiglio sorride, Zedde osserva, Tittia si dichiara stimolato da dieci contrade di cui pochine, pochine sembrano davvero “sue”. Certo a cavallo, ad ora, oltre ai tre ci sono Sanna, Pusceddu, Mannucci. Scende la certezza di Piras, così come sembra complesso e a tratti inspiegabile che Arri non sia dato come un sicuro “partente”.

Sale Enrico Bruschelli #dejavu’ che sia possibile rivederlo impegnato in un duello già vissuto? Stabili Migheli e Murtas, impiegabili in più soluzioni, buonissima provincia alle spalle, #garanzie.

In salita costante e, nel suo mood silenzioso, Dino Pes #lowprofile.

Pusceddu è la figura su cui si districano le grandi potenze, ogni suo spostamento ha un peso non da poco. Fermo nella Lupa? Guarda al Bruco, rimette un giubbetto già indossato? Non corre dal 2018, ha 41 anni senza mai una vittoria sul tufo, ma va dato atto a questo ragazzo degli anni ’80 di aver saputo cavalcare più di venti anni di Palio senza mai perdere il suo ruolo, quello di uno abbastanza “ostico” da avere contro #highlander.

Mannucci rimane stabile, parte dalla Pantera e si muoverà, se necessario, secondo gli spostamenti dei big che condividono con lui un certo giro.

Il Montone gode, forse più di tutti, dopo Drago e Bruco, dell’imbarazzo della scelta, frutto di un modus operandi immutato e, evidentemente, proficuo.

Chiocciola e Torre si contendono Scompiglio e Gingillo, se non dovessero arrivare i super nomi, sarebbero pronte a montare  rispettivamente due figli d’arte, Bellocchio e Tempesta.

Poi il Leocorno che sembra poter pescare di qua e di là così come la Civetta.

Brigante arriva al Palio meno chiacchierato di sempre, sa di dover essere decisivo ed incisivo.

Rimane però il nodo Istrice-Lupa. Camollia è l’unica spiaggia che con certezza può accogliere tutta la truppa dell’Arbia, a salire o a scendere. Sarà da capire chi tra le due avversarie a cavalli dati muoverà per prima.

Poi le contrade rimaste fuori, si accentuano i movimenti e le tattiche, certo è che dopo due anni due senza Palio, l’uovo oggi può avere più peso dell’idea della gallina, domani o domani l’altro.

Gli esordi sembrano sempre più complicati, ci vorrebbe davvero una assegnazione adatta per tentare un giovane nel Palio più importante di sempre. Ma potrebbe accadere, con la consapevolezza che già ad agosto un posto dei 10 sarà di Carburo

Eleonora Mainò
Nata sotto il segno dei pesci. Narratrice di storie di polvere e provincia e uomini di cavalli. "L'aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo" ( proverbio arabo)

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