Secondo giorno del Palio che non c’è: tanta malinconia e sogni che si infrangono
Anche oggi, un velo di stranezza e sofferenza è calato sulla città di Siena. Dopo la prima giornata di Palio che non c’è, con l’assegnazione saltata e uno squilibrio di quelli che sono orari, riti e appuntamenti del primo giorno della festa, i contradaioli arrivano al 30 giugno 2020 con una consapevolezza in più: senza Palio non si muore, ma si soffre molto. Lo si capisce già aprendo i social, che ieri sono stati tempestati da foto ricordo degli anni passati, con i fazzoletti al collo, il tufo in piazza ed il cavallo nella stalla, oltre agli sfoghi di chi, queste giornate, proprio non riesce a digerirle.
Oggi, la mattina sarebbe dovuta iniziare con la seconda prova. I cavalli sarebbero usciti dall’entrone alle 9, dopo le colazioni dei gruppi piccoli e quelle dei “meno piccoli” nei bar della città. I popoli avrebbero fatto scorrere la giornata nel modo più tranquillo, organizzando i pranzi nelle società, con gli economi già impegnati a sistemare le monture per la passeggiata storica, gli alfieri e il tamburino ad allenarsi con il sogno di vincere il Masgalano e giovani al bar, a godersi gli anni più belli della loro vita.
Alle 19.45, la terza prova. Ingresso al canape secondo l’ordine di estrazione avvenuto per l’assegnazione dei cavalli.
Si sarebbero poi tenute le cene nei rispettivi rioni delle consorelle. In ogni vicolo del centro storico, un’invasione di canti, di sogni e di chimere.
Domani alle 18, invece, si terrà l’offerta del cero alla Madonna di Provenzano, con tutte le autorità insieme ai priori delle contrade, mentre il 2 luglio alle 9.30 si svolgerà la santa messa nella cappella in Piazza del Campo con priori e capitani. Alle 11, la tradizionale messa con tutte le autorità.
