Linee guida per il valzer delle monte
A pochi giorni dalla tratta dell’Assunta si fanno sempre più chiari i nomi dei dieci assassini e le strade che prenderanno sabato dopo l’ora di pranzo.
Onda, Selva, Giraffa, Tartuca e Nicchio rimangono salde come punto di riferimento su Tittia; i giochi della fortuna stabiliranno poi come distribuire il vincitore di Provenzano, Brigante, Scangeo, che sembra arruolabile dopo la prova di ieri a Fonni e Putzu, il cui esordio sarebbe adeguato e meritato. Difficilmente Ares segnerà assente, come a luglio. In questo gruppo di contrade potrebbe verificarsi l’esigenza di recuperare un fantino da difesa, Bighino potrebbe essere l’uomo adatto.
Per il Leocorno il ventaglio diventa più ampio, potrebbe pescare nel bacino dell’Arbia, ritornare su Tempesta o su Velluto, sarebbe un vero peccato non vederlo a cavallo ad agosto, o riportare in Pantaneto Scompiglio, l’uomo dell’ultima vittoria. La Civetta, come l’avversaria, potrebbe muoversi su più fronti, ad ora sembrano le due contrade più aperte nel muoversi tra i varii fronti, senza dimenticare che Carburo, in totale recupero, è il nome da cui partire. Chiocciola, Montone e Lupa puntano sui due big di contraltare a Tittia, Scompiglio e Gingillo.
Rapporti forti, duraturi, su cui si alternano chi da una parte, chi dall’altra come prima telefonata. Vallerozzi, in caso di assegnazione positiva, è senza dubbio la comfort zone di questo Palio per loro due. Rimane su questa linea di contrade da coprire Bellocchio, uomo individuato come pretendente anche al ruolo di cattivo.
Senza dimenticare Gigi Bruschelli, protagonista in queste giornate quasi di una chiamata al voto; gli ex colleghi lo hanno invocato a gran voce, individuandolo come necessario in un Palio dove sembra, secondo vox populi, che le teste lucide mancanti siano uno dei problemi da risolvere.
Poi i nomi che a ventaglio potrebbero completare il palcoscenico dei fantini, Girolamo, Grandine, Tremendo, Turbine.