I possibili fantini per il Palio di Provenzano e per il Palio dell’Assunta sulla base dei risultati dei Palii di maggio a Fucecchio, Ferrara e Legnano
Una volta messi in archivio i tre Palii di maggio è il momento di mettere insieme alcune rapide considerazioni su quello che le corse di Fucecchio, Ferrara e Legnano ci hanno indicato in merito alla classe dei fantini “papabili” per Provenzano e per l’Assunta.
Da Fucecchio e Legnano escono a frusta alzata Gavino Sanna e Amsicora, uno che ancora si tiene lontano da Piazza, uno ancora troppo distante dal rientro.
Da Ferrara si conferma Caria. Tremendo viene da una primavera importante, ben centrato sugli obbiettivi, solido, sarebbe davvero una mancanza se nessuno quest’anno considerasse il suo nome.
Partendo dall’alto i due alunni migliori, Tittia e Scompiglio non hanno partecipato alle gite fuoriporta; i loro voti rimangono alti, non c’è bisogno di attività extrascolastiche per determinare il loro indice di gradimento, al di là di contrade aperte o chiuse, che rimane altissimo. Dietro di loro il primo nome è Gingillo, poi Brigante, poi Scangeo e Ares, Bighino e Grandine. Girolamo e Carburo, una volta scontata la pena.
Ci sono poi tre fantini che nei Palii di primavera non abbiamo visto, per loro scelta o per una chiamata mancata, Bellocchio , Tempesta e Turbine; difficile pensarli esclusi dal conto delle dirigenze.
Ci sarebbe poi l’annosa questione Topalli, sempre la stessa. Viene da una stagione in cui Saturno contro è stata una costante, libero battitore da sempre e guerriero. Che il destino possa riservagli la grande chiamata? Così come Dino Pes, un nome che dovrebbe aleggiare più spesso nelle chiacchiere di Palio.
Per il comparto giovani, Shardana e Tamure’ partono con il vantaggio di avere già una esperienza sul tufo, che in termini di ore di volo, autoanalisi e pelo e pelo sullo stomaco dovrebbe avere il suo peso. C’è poi Putzu che scalpita per un soprannome che potrebbe essere ormai in arrivo.
E se qualcuno avesse voglia di osare con una prova affidata ad un ragazzo, il nome sarebbe da cercarsi nel vincitore del Memorial Favari, Andrea Sanna.