Le emozioni della vigilia del Palio nella Contrada Sant’Erasmo. Il capitano Garegnani: “Cerchiamo una certezza di nome Gavino Sanna”
La vigilia del Palio è un giorno particolare, ancora di più dopo il Covid, ancora di più a Sant’Erasmo, la contrada che avrebbe fatto indossare la propria giubba ad Andrea Mari.
Poi l’incidente di Silvano Mulas e lascelta di Gavino Sanna, una terza scelta di lusso. Ma ieri sera la contrada di via Canazza ha celebrato il Palio, lo ha celebrato come ritorno alla vita. L’atmosfera è serena, Michela, castellana al primo mandato lo dice: “siamo gente forte, che sa rialzarsi e stare insieme, domani il Palio saprà quale strada prendere ma vedere i nostri ragazzi e le nostre ragazze di nuovo insieme è la vittoria del Palio, di tutte e 8 le contrade, di qualunque colore”.

Dopo il saluto tradizionale dei supremi magistrati e l’offerta della Contrada ad una associazione sostenuta da Max Pisu che sostiene bambini in difficoltà, è il momento dei discorsi di un Palio sognato, immaginato, scomposto e ricomposto dalle linee della vita e finalmente vissuto.
Gavino Sanna sul palco sorride. È un incontro di storie della vita che in pochi mesi sono state stravolte, la sua e quella di questa contrada. È l’uomo scelto per colori pesanti ma tenaci.
Il mondo del Palio di Legnano venerdì si e stretto intorno ad Ilaria, nel ricordo di Brio. Matteo Garegnani, capitano, racconta di una tempesta attraversata e sostenuta. “Un Palio combrattuto tra la voglia di vincere e la paura di non farcela, cercando una certezza, che risponde al nome di Gavino Sanna. Anche il percorso di Gavino Sanna non è stato facile in questo 2021, ha vinto un infortunio difficile, con la sua serenità infiamma la contrada, domani sarà Palio, in Sant’Erasmo e in tutta Legnano. Il Palio si fa, si corre e come la vita continua“.
I supremi magistrati in visita
Le parole di Max Pisu