Altri due morti sul lavoro a Pavia: un operario di 51 anni è originario di Siena

Altri due morti sul lavoro nel giorno in cui i sindacati manifestano proprio per chiedere più sicurezza. Nella giornata di ieri a Villanterio, in provincia di Pavia, c’è stato un incidente sul lavoro: nel primo pomeriggio in un’azienda che lavora alimentari, dopo la rottura di una tubazione di vapore sono morti due operai.  Le vittime sono un originario di Pavia di 50 anni e un collega originario Siena di 51 anni. L’azienda che si occupa di produzione di grassi e farine proteiche di origine animale che sta lungo la strada statale 235 a Villanterio, in provincia di Pavia. Il 51enne sarebbe stato appena assunto tramite agenzia interinale. Le due vittime sono Alessandro Brigo, 50 anni di Copiano (Pavia), sposato e padre di due figli, e Andrea Lusini, 51 anni, residente a Linarolo (Pavia) e originario di Siena, precisamente di Monteroni d’Arbia.

L’incidente, secondo i primi rilievi e le ricostruzioni dei vigili del fuoco e dei tecnici, sarebbe stato causato dal malfunzionamento di un impianto all’interno di una vasca di lavorazione. La rottura di una valvola in seguito alla quale si sarebbe sprigionata una nube di gas tossico (i vigili del fuoco hanno trovato un’alta concentrazione di Idrogeno Solforato). Uno dei due operai, che era accanto alla vasca, si è sentito male. Il collega è subito intervenuto per soccorrerlo, ma a sua volta ha perso i sensi. Quando sono giunti sul posto gli operatori del 118, ormai non c’era più nulla da fare. 

L’incidente è avvenuto all’interno dell’azienda Digima che si occupa di raccolta e lavorazione di sottoprodotti delle macellazione. In particolare sego bovino, strutto suino e farina di carne. Raccolta e commercio pelli. L’azienda è attiva (si legge nel sito) province di Lodi, Milano, Pavia, Piacenza. 

Stando all’ultimo report dell’Inail, i dati sui morti sul lavoro in Italia segnano un deciso aumento nel primo quadrimestre 2021. Le denunce di infortunio sul luogo di lavoro con esito mortale tra gennaio e aprile sono state 306, in aumento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. L’istituto segnala anche l’aumento delle patologie di origine professionale denunciate, che sono state 18.629 (+26,1%). Il confronto tra 2020 e 2021 richiede però cautela, sottolinea l’Inail, in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia. Non è stato infatti conteggiato un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio di covid, in particolare a marzo 2020, entrate negli archivi solo nei mesi successivi al 30 aprile.

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