In caso di prolungamento dello stato d’emergenza, crollano le possibilità di uno Straordinario

Potrebbe arrivare oggi l’annuncio dell’allungamento dello stato di emergenza in Italia, in scadenza il 31 luglio. Sono ore “calde” su questo fronte, una decisione che a cascata investirebbe, probabilmente in maniera definitiva, anche le speranze di dar vita a un Palio Straordinario fra fine settembre e inizio ottobre.

Il prolungamento potrebbe essere deciso fino al 31 ottobre o addirittura fino a fine anno, cosa che porterebbe all’impossibilità di pensare all’iter per una Carriera Straordinaria, alla quale Siena e i senesi avevano cominciato a pensare “Sarebbe un bel regalo” ha avuto modo di dire il sindaco Luigi De Mossi proprio lo scorso 2 luglio, tornando poi sull’argomento dopo l’incontro avuto con il Magistrato delle Contrade e il decano dei Capitani. “Decisione entro la prima settimana di agosto”. Con il prolungamento dello stato di emergenza, tuttavia, questa decisione potrebbe essere anticipata.

In caso di stato di emergenza perdurante, infatti, difficilmente Prefettura e Questura concederebbero il via libera alle riunioni tecniche per la sicurezza e, comunque, ci sarebbe da dare il via all’iter procedurale: dopo una proposta, assemblee di Contrada, consiglio comunale, estrazione. Complicato portare tutto avanti, a meno di una deroga (improbabile) e anche della definizione di un “protocollo” che, di fatto, limiterebbe i quattro giorni di Palio. Cosa che Siena vuole assolutamente evitare: meglio andare al 2022 per non snaturare una “festa di popolo”.

Non c’è ancora alcuna convocazione, sia della cabina di regia che del Consiglio dei ministri. E nella conferenza Stato-Regioni il tema pandemia – con tutto ciò che ne deriva in termini di nuovi parametri per definire i colori delle Regioni, green pass, proroga dello stato di emergenza – è stato stralciato: verrà affrontato soltanto oggi. Ad allungare i tempi il ‘muro’ delle Regioni, nonché le fibrillazioni interne alle forze di maggioranza. Con i malumori che, soprattutto sulla proroga a lungo termine dello stato di emergenza e sul green pass, animano la Lega, con il leader Matteo Salvini che si schiera al fianco dei governatori: “non si può limitare la vita a 30 milioni di italiani”.

Le Regioni chiedono che i parametri per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con tutte le limitazioni del caso, prevedano il 30% dei posti letto occupati negli ospedali e il 20% nelle terapie intensive. Ma soprattutto chiedono che in zona bianca il green pass si applichi solo ai grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. In sintesi, ricorrere al certificato verde per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite.

Ma il governo -con il premier Mario Draghi in testa ed eccezione fatta per la Lega- esige di più per fermare la corsa del virus, che complice la variante Delta è tornato a far paura. Distinguendo le attività su tre livelli: i servizi essenziali che non richiedono green pass, quelli che ne prevedono una versione ‘light’ -dunque una sola dose con una data già fissata e ravvicinata per la seconda- e infine l’elenco delle attività per cui il certificato verde dovrà attestare la vaccinazione completa.

Oggi, salvo nuovi ma improbabili rinvii, l’attesa cabina di regia con Draghi, poi un nuovo confronto con le Regioni, dunque il Consiglio dei ministri che dovrà varare il nuovo decreto. Dove verrà messa nero su bianco anche la nuova data dello stato d’emergenza, probabilmente -ma al momento non vi è ancora certezza- 31 dicembre. A spiegare le ragioni che hanno mosso il governo, con ogni probabilità, sarà lo stesso Draghi, che dovrebbe tornare a parlare in conferenza stampa, al termine di una giornata che si annuncia lunga e complessa.

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