Museo del Paesaggio, Castelnuovo Berardenga

Da oggi, sabato 3 ottobre 2020, il Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga riapre al pubblico. Primo ospite delle esposizioni temporanee Luca Pancrazzi con la mostra “Paesaggio Ciclico Variato”.

Ha riaperto le sue porte questa mattina il Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga lo spazio culturale che, situato tra le colline del Chianti e le Crete senesi, vide la sua nascita negli anni Ottanta con l’obiettivo di favorire la consapevolezza critica, attraverso prospettive diverse, di un territorio altamente prestigioso.

Il Museo del Paesaggio, oggi, ha un volto nuovo grazie ad un lavoro di riqualificazione della struttura promosso dall’amministrazione comunale di Castelnuovo Berardenga con il contributo di Gal Leader Siena, Regione Toscana e Fondazione Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi e l’Università di Siena.

“Siamo davvero molto felici oggi perché questo è un lavoro che va avanti da molti mesi” ha commentato con entusiasmo questa mattina Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga. “Si tratta di un museo antropologico – ha continuato il primo cittadino – che racconta la storia passata del nostro territorio affinché si abbia una migliore conoscenza poi, del nostro presente e del nostro futuro”.

“Il nuovo museo – ha detto l’assessore Annalisa Giovani – è una sintesi che coniuga ricerca, divulgazione e partecipazione” e sarà in grado di diventare punto di partenza per conoscere il territorio, per scoprirne le tradizioni, i modi di vita e di lavoro tramite un allestimento nuovo, tecnologico e accessibile.

A curare la direzione scientifica del rinnovato museo di Castelnuovo Berardenga, Valentina Lusini che questa mattina ha commentato con soddisfazione l’impegnativo lavoro dei mesi passati: “Abbiamo messo l’accento sull’idea del paesaggio come contesto del vissuto, sul suo valore antropologico. Memoria, storia, trasformazioni di luoghi sempre identitari per la comunità: il museo è un dialogo continuo tra il passato e il presente con alla base l’importanza delle persone che questi paesaggi li hanno vissuti, abitati, costruiti“.

Un museo particolarmente importante, che parla di storia e comunità: un luogo culturale accessibile a tutti tramite applicativi multimediali derivati da oggetti d’uso quotidiano che illustrano e accompagnano il visitatore a scoprire da vicino gli aspetti dei paesaggi che caratterizzano i nostri luoghi. “Un museo che si rivolge alla scala locale, uno zoom sul territorio e sui suoi specifici valori” ha sottolineato Lorenzo Greppi, l’architetto che ha progettato il nuovo allestimento del museo.

Il legame con il territorio si rinnova in ogni sala dello spazio culturale e ne è un esempio l’accogliente ambiente dedicato alla degustazione di vini locali nell’ottica di conoscenza e promozione delle eccellenze del Chianti.

Contenuti aggiornati e strumenti interattivi, l’area di consultazione relativa all’Archivio della Memoria, un giardino esterno per accogliere gli eventi estivi a cui si somma, poi, una nuova e particolare attenzione alle produzioni di arte contemporanea. Il Museo del Paesaggio arricchisce difatti i suoi ambienti con una sezione interamente dedicata alle esposizioni temporanee inaugurata, questa mattina, dalla mostra monografica di Luca Pancrazzi dal titolo “Paesaggio Ciclico Variato”.

Visitabile fino al 1° gennaio 2021, “Paesaggio Ciclico Variato” è un’esposizione curata da Michela Eremita che, a Gazzetta di Siena, ne ha narrato i contenuti: “È una mostra personale che racconta i quarant’anni del percorso artistico di Pancrazzi che ha dedicato molta parte del suo lavoro al tema del paesaggio, declinandolo nel tempo. Abbiamo dunque valutato – ha detto la curatrice – all’interno della vastissima produzione di Pancrazzi, quali opere potessero rappresentare la sua ricerca”.

La mostra “Paesaggio Ciclico Variato” è il primo dei tre livelli su cui si è basato l’intervento di Luca Pancrazzi per Castelnuovo Berardenga e per il Museo del Paesaggio. Ad essa si aggiunge un’innovativa istallazione sonora presso l’antica Torre Civica nel centro storico di Castelnuovo Berardenga: un sound-scape, dal titolo “Piove o no?”, dove il montaggio di paesaggi acustici registrati nei luoghi di socialità e vita quotidiana rinnovano l’importanza culturale della Torre simbolo del paese. A chiudere il lavoro di Luca Pancrazzi, un libro, al quale è stato aggiunto il sottotitolo “Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro” dal titolo di un suo ciclo di opere ed evocativo della sua ricerca, che si contraddistingue per la necessità di mettere continuamente in discussione l’azione artistica.

Informazioni. Per visitare il Museo del Paesaggio, a partire dalle ore 16 di questo pomeriggio, si consiglia la prenotazione scrivendo all’indirizzo di posta elettronica museo@comune.castelnuovo.si.it. Gli ingressi sono previsti ogni ora, fino alle ore 19, per gruppi di massimo 20 persone nel rispetto delle norme anti Covid-19. Dai giorni successivi, la struttura, che si trova in via del Chianti 61, sarà aperta con ingresso gratuito nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e domenica, dalle ore 10 alle ore 13, e nei giorni di venerdì e sabato, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19. Per programmare una visita, si consiglia di contattare il museo all’indirizzo di posta elettronica museo@comune.castelnuovo.si.it oppure al numero 0577-351337 negli orari di apertura da domenica 4 ottobre. 

Museo del Paesaggio, Castelnuovo Berardenga

Le parole di Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, dell’assessore Annalisa Giovani, di Valentina Lusini della direzione scientifica del nuovo allestimento del Museo del Paesaggio, dell’architetto Lorenzo Greppi e della curatrice Michela Eremita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui