Nuovo punto informazioni in piazza Gramsci. Turismo straniero in crescita e ripartenza del settore dei matrimoni

Nuovo punto di informazione per i turisti che decidono di venire a visitare Siena. Il nuovo chiosco informativo posizionato in piazza Gramsci svolgerà una funzione di orientamento per conoscere quello che la città offre, ma non solo: sarà possibile avere informazioni anche sul resto del territorio.

“Sarà un punto di informazione per i turisti che hanno già deciso di arrivare a Siena – spiega l’assessore al turismo e al commercio del Comune di Siena Alberto Tirelli – Il chiosco di piazza Gramsci, insieme al punto di informazione che andremo ad inaugurare in Piazza del Campo, vogliono essere dei punti informativi non solo per la città di Siena, ma anche di tutto il nostro territorio, per conoscere cosa offre. Questo vuole essere un modo per favorire la permanenza del turista per più giorni“.

La stagione estiva sembra entrare nel vivo, con i primi gruppi di turisti stranieri che iniziano ad arrivare in città unendosi a quelli italiani che già dai primi caldi avevano raggiunto il territorio. “La percezione è quella di un turismo che a noi piace. Un turismo di prossimità, di persone che decidono di venire a Siena e che la rispettano, apprezzano bellezze artistiche ed eccellenze culinarie e vitivinicole. Al tempo stesso c’è una presenza di turismo straniero che viene dai paesi da cui è possibile venire in Italia e che tende a rimanere per più giorni”.

Altro settore in crescita, è quello dei matrimoni. Dopo un post lockdown molto sofferto a causa del divieto di celebrare cerimonie, sono in molti quelli che, adesso, decidono di sposarsi. “Segnale positivo relativo alle prenotazioni di matrimoni. Vengono fatte sia nelle strutture dell’amministrazione comunale ma anche nelle sedi private convenzionate come Vico Bello, l’Hotel Continental, il Castel di Pugna: i proprietari mi stanno riferendo di aver avuto tantissime richieste“.

L’intervista integrale all’assessore Alberto Tirelli

Arianna Falchi
Penna e cuore, dal 1991. Credo nella potenza delle parole, unica arma di cui non potrei mai fare a meno. Finisco a scrivere sui giornali un po' per caso, ma è quella casualità che alla fine diventa 'casa' e ho finito per arredarla a mio gusto. Sono esattamente dove vorrei essere. Ovvero, ovunque ci sia qualcuno disposto a leggermi.

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