palio di siena luglio 2022

Enrico Rizzi senza freni: “Gli italiani schifano il Palio di Siena, i fantini amano i cavalli come i pedofili amano i bambini”

Nuovo attacco da parte degli animalisti al Palio di Siena ed il palco scenico è ancora La Zanzara, trasmissione radiofonica di Radio24 condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Se poco tempo fa il bersaglio principale dell’attacco è stato il sindaco De Mossi definito “assassino” dal presidente di Animalisti Italiani Walter Caporale, stavolta sono i fantini che corrono in Piazza del Campo a ricevere insulti di inaudita gravità: le parole arrivano da Enrico Rizzi, influencer animalista.

La conversazione con i conduttori radiofonici parte dall’acquisizione dei diritti della diretta del Palio da parte di La7, evento a cui Rizzi ha dedicato un post sulla sua pagina Facebook definendola “una vergogna”.

“Questa è la dimostrazione che per i soldi chiunque è disposto a vendersi – ha detto Rizzi – Il Palio interessa solo a Siena, gli italiani lo schifano. Il Palio fa letteralmente schifo e i senesi non amano i cavalli, chi li ama non li fa correre”.

Infuocata la reazione di Cruciani e Parenzo (il quale sarà di nuovo presente il 2 di luglio) i quali hanno continuato a contestare le parole di Rizzi difendendo Siena ed i senesi. Ma l’animalista continua, arrivando a pronunciare una frase che lascia sgomenti:

I fantini amano i cavalli come i pedofili amano i bambini“.

Sgomento e rabbia nei secondi successivi, nei quali i conduttori sottolineano: “Rizzi, hai detto una frase vergognosa”.

“I fantini sono questi, non amano nulla. Fanno rischiare la vita ai cavalli, li mandano a morire”, insiste Rizzi.

La discussione prosegue e Rizzi continua il suo attacco ai fantini e al Palio e viene tirato in ballo Andrea Degortes detto Aceto:

Vi ricordate di lui? Fantino arrestato per droga“.

Inevitabili le reazioni forti arrivate da Siena, in particolare proprio quella del figlio di Aceto, Antonio Degortes:

“Si è riferito a mio padre dicendo che è stato condannato per droga. Ovviamente lo quereliamo, perché mio padre non è mai stato indagato per nessun tipo di reato, tanto meno è stato condannato: ha detto l’ennesima sciocchezza. Io sono andato via di casa ed ho avuto modo di discutere più volte in famiglia e per anni, perché mio padre amava più i cavalli dei figli. Aveva ed ha ancora una passione smisurata per gli animali, molto più degli animalisti. Tiene ai cavalli più di ogni altra cosa, ma questa è una caratteristica di Siena”.

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