Questa sera alle ore 21.30 prosegue il ciclo di conferenze dedicato all’approccio alla salute che ha caratterizzato la cultura di alcune delle antiche civiltà come quella egizia, romana, etrusca e greca
“La cura del corpo e dell’anima: l’arte della medicina nell’antica Grecia” sarà il tema dell’incontro in programma, durante il quale il pubblico sarà accompagnato alla scoperta di come, quella civiltà, considerasse l’anima come essenza profonda dell’uomo. Una visione che emerge nel pensiero di Omero, ma che trova già testimonianza in Pitagora e nei culti di Dioniso e Orfeo.
Ecco allora che proprio in quel periodo si inizia a considerare la “medicina” come una vera e propria “arte”, una scienza lontana da difetti ed eccessi, esercitata con misura, giustizia e sapienza. Il buon medico era colui che curava non solo una parte ma tutto il corpo, non solo tutto il corpo ma tutto l’uomo compresa l’anima.
Il medico per eccellenza, ritenuto il fondatore della medicina greca fu Ippocrate di Cos: un vero rivoluzionario che poneva al centro della sua concezione non la malattia ma l’uomo nella sua totalità, corpo e anima ovvero parte energetica, immateriale e invisibile di cui era costituito.
Dopo l’appuntamento di questa sera, gli incontri proseguiranno lunedì 20 marzo quando si parlerà della “Visione Ippocratica nella salute dell’uomo” e lunedì 27 marzo con il tema “Piante medicinali nel Corpus Hippocratum: menta, timo e cipresso”.