Dopo il 6 scade il decreto Natale: torna la “zona gialla”, poi attesa per il nuovo Dpcm dopo il 15 gennaio. Possibile “decreto ponte” dal 7 al 15 gennaio. Le ipotesi: Italia divisa ancora per colori, misure stringenti nei week end per tutti
Zona arancione per un giorno (domani), poi due giorni di zona rossa e quindi il ritorno alle diverse colorazioni a seconda dei contagi. Questa la situazione per quanto riguarda le misure del governo per il Covid. Tutto in attesa del nuovo Dpcm allo studio del governo, visto che quello di dicembre è in scadenza il 15 gennaio. Secondo alcune indiscrezioni, però, si potrebbe arrivare anche a un “decreto ponte” dal 7 al 15 gennaio. Naturalmente tutto rimane legato all’andamento dei contagi in questo periodo.
I nuovi valori dell’indice Rt
Il dpcm di Natale riguarda le misure fino al 6 gennaio, ma ufficialmente scadrà il 15. L’idea del governo è di emanare un’ordinanza-ponte (che poi confluirà in un decreto) che intervenga su due criteri: l’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti e l’asticella dell’Rt. In pratica, bisognerà decidere con che valori scatteranno le zone arancioni e rosse.
Le Regioni a rischio
Quindi, per stabilire di quale colore saranno le singole Regioni il governo si baserà sui dati della cabina di regia del monitoraggio dei dati. Le Regioni che rischiano di diventare di colore arancione dal 7 gennaio sono al momento tre: Calabria, Liguria e Veneto. Ma rischiano anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. Il resto dell’Italia dovrebbe invece essere di colore giallo, compreso l’Abruzzo che prima delle festività era arancione.
L’Italia rossa nei weeekend
Il governo starebbe però lavorando a una stretta ulteriore che prevede, nei weekend, un’Italia tutta rossa e, dunque, con le misure più severe: chiusura dei negozi considerati non essenziali, stop agli spostamenti anche all’interno del proprio Comune e chiusura dei ristoranti e dei bar (con asporto e delivery consentiti).
