Intervento realizzato nell’ambito del progetto I colori di Siena. La statua, realizzata cento anni fa, si trova all’ingresso del cimitero Monumentale della Misericordia di Siena: altro tesoro restituito alla città

Dopo i cantieri del Santa Maria della Scala e del Comune di Siena, stavolta è il turno del cimitero monumentale della Misericordia di Siena di vedere uno dei suoi tesori restituito alla bellezza originale. La Scuola Edile di Siena, infatti, all’interno del percorso formativo I COLORI DI SIENA – qualifica per “Addetto alle operazioni di pittura, stuccatura, rifinitura e decorazione edilizia” ha portato a termine il restauro della statua del Cristo Re, opera realizzata dallo scultore Vico Consorti cento anni fa.

Un progetto formativo realizzato con il concorso finanziario dell’Unione Europea, della Repubblica italiana e della Regione Toscana, finanziato con decreto dirigenziale Regione Toscana 1862 del 31 gennaio 2019. Un corso interamente gratuito poiché finanziato con risorse del Por Fse Toscana 2014-2020. Partner del progetto, anche l’Università degli Studi di Siena.

La scultura in travertino raffigura, secondo l’iconografia tradizionale, il Cristo Risorgente, possente statua costruita negli anni ’20 del 1900 che accoglie all’ingresso della struttura del Cimitero della Misericordia. L’opera era originariamente collocata nella cripta della Basilica di San Domenico presso il “Sacrario Senese dei Martiri Fascisti” e, nel dopoguerra fu trasferita all’ingresso del Camposanto della Misericordia.

“Percorsi formativi di questo genere oltre a  promuovere la nascita e la ripresa di professioni che stanno scomparendo contribuiscono a migliorare il decoro e la bellezza della città di Siena – spiega il presidente della Scuola Edile Giannetto Marchettini – i cantieri scuola che abbiamo aperto su Siena, grazie al contributo dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e  della Regione Toscana si sono rivelati, oltre che straordinari luoghi di apprendimento e  formazione, anche un momento di cura dei beni comuni”. 

Diversi i problemi i conservativi visibili, derivanti dalla collocazione in esterno della scultura. L’intervento di restauro definito con il docente Stefano Landi ed avallato dalla Soprintendenza, ha riguardato diverse fasi: la spolveratura di tutti i depositi superficiali; il trattamento biocida delle superfici; la pulitura delle superfici, la pulitura chimica delle superfici finalizzata alla rimozione delle patine biologiche. Inoltre si è proceduto con la rimozione croste nere con soluzione basica, il consolidamento superficiale, le stuccature di microfratture, la ripresa estetica delle stuccature e di tutte le superfici che necessitano di essere uniformate e il trattamento protettivo dell’intera superficie. Il ponteggio è stato realizzato grazie al contributo dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena.    

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