La ranista di Poggibonsi anni fa stava per smettere, poi i primi risultati e il cambio di mentalità fino al recente titolo di campionessa italiana nei 100 metri, che ha aperto le porte al Mondiale in Giappone. “Ma speravo nel record, e devo far meglio nei 200”. Intanto un occhio va alle Olimpiadi di Parigi…
Era vicina a smettere, e sarebbe stato davvero un peccato. Lisa Angiolini, poggibonsese, il volto nuovo del nuoto italiano, campionessa nei 100 metri rana agli Assoluti di Riccione lo scorso weekend (e tra i primi a strappare un pass al Mondiale in Giappone), diversi anni fa stava per dire basta. “Dopo un infortunio al ginocchio dissi al mio allenatore: ci provo un ultimo anno, e continuo solo se ‘raccatto boccia’, dissi proprio così. Era il 2016, arrivarono le mie prime finali agli Assoluti”.
Angiolini arrivò quarta, la prima di una lunga serie di medaglie di legno dietro alle tre stelle della specialità (Benedetta Pilato, Martina Carraro e Arianna Castiglioni), e per tanto tempo è stata la prima delle “normali”. “C’erano loro tre e poi io con diversi secondi di differenza. Non ci credevo abbastanza, poi è scattato qualcosa. Mi sono detta: ma come è possibile che in allenamento mi impegno, vado forte, a volte esco con i crampi tanto da non riuscire a camminare, e agli appuntamenti importanti devo già scrivere il risultato ancor prima di partire? Ho pensato che potessi arrivare pure io sul podio, non sono più partita sconfitta”, racconta a “Al Bar dello Sport”, trasmissione sportiva della Gazzetta di Siena.
Agli ultimi Assoluti Lisa è arrivata quinta nei 50 metri rana, seconda nei 200 e, risultato pazzesco, prima nei 100, strappando il pass per il Mondiale di Fukuoka, che si terrà dal 14 al 30 luglio. Eppure, è rientrata a casa con un pizzico di rammarico. “Il mio obiettivo principale era la qualificazione nei 100 e l’ho ottenuta, però speravo di avvicinarmi al record italiano, se non addirittura batterlo. Avrei voluto di più, sono una che non riesce ad accontentarmi, ma ho preso un pass mondiale, sono stata la prima a qualificarmi e ho dimostrato che non ero una meteora”.
L’altro aspetto che incide sull’umore della nuotatrice di Poggibonsi è l’esito sui 200. “Li sento più miei, mi preparo soprattutto per quelli, ma ancora non sono riuscita a tirar fuori quello che vorrei”. Ci riproverà al Trofeo Settecolli di Roma (23-25 giugno), visto che nei 200 rana ancora nessuna si è presa i due posti tricolore per Fukuoka. “La mia preparazione è già partita per ritentare i 200. Farò anche i 50 rana e pure i 200 stile libero, li ho fatti una sola volta a Budapest agli Europei e non sono più riuscita a nuotarli per i tanti impegni”. “Il mio obiettivo ravvicinato – continua – è fare un bel risultato nei 200 rana al Settecolli e poi vorrei fare qualcosa di importante a Fukuoka. Dopo, proietterò la mia testa verso le Olimpiadi di Parigi”.
Angiolini, tesserata per la Virtus Buonconvento (ma a causa della chiusura prolungata dell’impianto si è allenata negli ultimi anni prima a Poggibonsi e, dallo scorso settembre, a Colle Val d’Elsa), è entrata nel frattempo nel gruppo sportivo dei Carabinieri. “La mia vita quotidiana non è cambiata, non ho aumentato gli allenamenti. Però so che dalla mia parte, oltre all’allenatore e alla preparatrice, ci sono altre persone che credono in me e questo mi dà più carica e determinazione. Faccio sport non solo per me stessa ma anche per portare in alto il nome del mio gruppo sportivo”.