L’intervento di Montepulciano in Azione tramite le parole del referente Giorgio Masina: “Esprimiamo grande preoccupazione a seguito della notiziadell’individuazione di un’area del nostro territorio quale possibile sito per l’ubicazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari”.

Montepulciano in Azione esprime preoccupazionea seguito della notizia dell’individuazione di un’area quale possibile sito per l’ubicazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari al confine tra i Comuni di Pienza e Trequanda, al confine del Parco della Val D’Orcia ed a pochissima distanza dal territorio poliziano.

Gli Azionisti poliziani sono fortemente contrari all’indicazione dell’area come individuata in quanto non tiene minimamente conto del fatto che la vocazione naturale ed unica fonte di sostentamento dell’area a cavallo tra la Vald’Orcia, la Valdichiana e le Crete, Patrimonio Unesco, siano il turismo e l’enogastronomia.

Poiché è irrealistico che proprio quel sito venga prescelto tra i 67 possibili siti individuati in tutta Italia, magari mettendo a rischio anche il riconoscimento Unesco, non si capisce il motivo dell’inserimento con tanta leggerezza nella lista, causando con il solo annuncio, un danno d’immagine, non sono per il nostro territorio, maper l’Italia all’estero, di cui nel momento in cui occorre immaginare la ripartenza dopo la pandemia, proprio non si sentiva il bisogno” – dice Giorgio Masina, referente del gruppo di Montepulciano in Azione.

“L’indicazione nella lista, magari anche fondata sotto l’aspetto strettamente tecnico-geologico, non solo non considera la vocazione turistica e agricola di qualità della zona, ma neppure laviabilità, che allo stato attuale è disastrosa. “Nell’ipotesi in cui davvero venisse scelto tale sito, assente ogni collegamento ferroviario, su quali strade dovrebbero viaggiare gli automezzi che trasporterebbero il cemento e gli altri materiali per costruire l’enorme deposito? E su quali strade viaggerebbero invece i tir che successivamente vi porterebbero le scorie?” –continua Masina. “Chiunque conosca la nostra terra in questione, si rende conto che l’ipotesi è avulsa dalla realtà. ”Azione è immune dalla sindrome di NIMBY (acronimo di “Not in my backyard”, ovvero “non nel mio cortile”) che affligge tanti movimenti più o meno populisti in giro per l’Italia e purtroppo ben presenti anche in Toscana, comitati che si oppongono a priori a qualsiasi progetto di Sede legale in Via Poli, 3 –00197 Roma, CF 15102151006, email:info@azione.it sviluppo anche infrastrutturale che attraversi i territori nei pressi di casa loro (NO TAV, NO TAP, ecc.). Azione, anche nella sua articolazione poliziana, è convintamente favorevole a progetti seri di sviluppo e alla realizzazione di infrastrutture, anche di respiro nazionale, sul nostro territorio, in accordo con gli enti locali per favorire una migliore integrazione con il tessuto locale. Azione è consapevole, dunque,della necessità dell’individuazione di un sito nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari, adempimento su cui purtroppo l’Italia è in forte ritardo; “nello specifico, se fosse stata proposta una soluzione diversa, sarebbe stato possibile analizzarla nel merito. Purtroppo, invece, il sito individuato nella nostra zona è totalmente irragionevole e quindi irricevibile”– chiude Masina.

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