Nieddu
Nieddu in Piazza

Inizia l’avventura del giovane fantino alla corte del Re del Palio

C’è un prequel di questo racconto a cui Gazzetta di Siena con la troupe di Radio Epicentro ha preso parte.
Durante il Palio dei ciuchi di Asciano tra i nostri ospiti insieme a Shardana era presente Alberto Degortes, vecchia gloria della competizione. In quell’occasione si aggrego’al gruppo anche Salvatore Nieddu. Un bel pomeriggio intervallato da qualche telefonata di Aceto, chiacchiere, racconti e un bel feeling di Nieddu non solo con gli ascianesi ma anche col figlio del Re del Palio. Poi poco più di un mese dopo la notizia: Salvatore Nieddu sbarcherà a breve alle Focaie, nella scuderia di Aceto.

La scuderia di Aceto

Notizia che è rimbalzata un po’ ovunque, nata durante un pranzo al mare organizzato per una vittoria di un cavallo di Renzo Turchi.
Il trasferimento avverrà a breve ma ha scosso un ambiente che, è ormai evidente, patisce la stanchezza di mancati astri nascenti e di quella sana polemica e di quel chiacchiericcio che al Palio hanno sempre fatto bene.
Per Nieddu, nato a Burgos nel 2002, Aceto fa parte della storia del Palio, uno letto sui libri e visto in tv, un po’ come un grande calciatore degli anni 70 “Aceto è stato il re, ma non quel fantino che ho sognato da bambino, la sua storia è troppo lontana dalla mia infanzia. Da piccolo io desideravo diventare come Luca Minisini”
Cosa aveva Il De’ per essere il tuo idolo a discapito degli altri?
Si fa prima a dire cosa non aveva, era completo, talento, tecnica e classe.
Salvatore come è Andrea?
“Semplice, determinato, senza giri di parole, ti dice le cose in faccia.”
Non hai paura delle sue critiche e di avere vicino un personaggio di quel peso e di quel carattere?
“Qui di imparare non si smette mai, averlo accanto per diventare un fantino del Palio può solo farmi bene.”

Il giovane di Burgos, ormai da qualche anno a Siena…

Il giovane di Burgos, ormai da qualche anno a Siena, da subito si è fatto notare per una spiccata attitudine a montare, dopo un fine stagione sul taccuino di molte dirigenze, si accaserà dunque dal re dei re.
Una scelta fatta, forse a fronte di una realtà, quella del Palio, dove ottimi maestri stentano, per vari motivi da cui è impossibile escludere la competitività, a far brillare i giovani talenti “Andrea non ha bisogno di fare il suo interesse e semmai ci fosse bisogno magari potrebbe darmi anche solo a parole consigli giusti”.
Non hai paura di farti vedere a cavallo da lui?
“No, tanto qualcosa da correggere c’è sempre.”

Nieddu nel parlare sembra molto più solido dei suoi venti anni e poco più ed anche un po’ distante da certi colleghi pari età o poco più grandi; è diretto nel parlare, non nasconde contatti con capitani e mangini “qualcuno più evidente, qualcuno meno, ma tutti sono contenti della scelta, Aceto è riservato e andare lì non è da tutti. Lavorerò in un luogo dove per molti anni si è costruita la stori del Palio, quel posto è un monumento e per me è fonte di incoraggiamento.“
Nieddu ascianese ormai di adozione “lì sono perfettamente inserito nella comunità” potrebbe avere l’opportunità di scrivere una nuova pagina dei fantini ascianesi nel Palio, dopo Andrea Degortes, Bastiano e Beppe Pes dopoché l’asse del Palio si è spostato da Valiano prima poi dall’Arbia adesso.

Porterò 4 cavalli da Andrea….

“Porterò 4 cavalli da Andrea e sarà una questione di giorni, Ardeglina, Caronte Bello, Coca, che nel 2024 sarà a puntino per la Piazza, e Emozione de Florinas che sta arrivando, di amici di Tressa, Antonio e Marta ”
Durante i giorni del Palio di Agosto Nieddu rilasciò alcune dichiarazioni importanti che sul momento destarono non poche polemiche nei confronti delle sue espressioni decise e di ambizioni importanti, frutto della volontà di non rimanere nell’ombra di nessuno.
“qui non basta accontentarsi, io sono deciso nel mio cammino, la mia meta è sempre la stessa, un giubbetto o si fa per bene o non si fa niente”
Rimarrai qui a lavorare in inverno?
“Certo, niente ferie e niente giri in Sardegna se non per vedere cavalli. E allenamento e preparazione tra i miei cavalli e quelli di Renzo Turchi.”

La speranza di Nienddu è quella di infoltire la numerosa schiera dei fantini di Burgos, sa di avere, per la sua età margini importanti di crescita, individua nella sicurezza la sua dote più azzeccata per Piazza “ti permette di azzardare” dice di sentire di dover lavorare sulle misure elle andature regolando l’impeto.
Non sembra sentire il peso delle attenzioni su di lui anche a discapito di chi da tempo è in fila per un esordio “mi fa stare tranquillo, sono rapporti abbastanza trasparenti che vivo in maniera serena, cercando di non toccare picchi particolari.”

E’ quindi pronto per la prossima tappa del suo percorso di formazione questo ventenne che ha già alle spalle un poco di viaggio nei cavalli, ippodromi in Sardegna e un anno in Inghilterra prima di arrivare a Siena
“forse è stata questa esperienza inglese a farmi crescere, lì sei un numero che lavora, un operaio senza i clamori, qui anche prima di esordire già ci conoscono tutti, è anche cosi che si diventa un poco più grandi”

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