In consiglio comunale l’approvazione della Fondazione “Antico Spedale del Santa Maria della Scala” e dello statuto

Dopo lo slittamento dello scorso aprile, nasce il 30 giugno il nuovo Santa Maria della Scala. Nell’ordine del giorno del consiglio comunale è infatti contenuta la proposta di delibera di approvazione della Fondazione del terzo settore onlus “Antico Spedale Santa Maria della Scala” e del relativo Statuto. E’ il passo decisivo, dunque, per la creazione della fondazione di partecipazione che darà nuova linfa al complesso museale.

Lo statuto creerà di fatto una Fondazione di partecipazione che avrà il Comune di Siena sempre come socio di maggioranza e che proverà a catalizzare fondi privati e pubblici. Mentre la struttura rimarrà sempre di proprietà del Comune di Siena (sarà inalienabile), nella prima fase la Fondazione provvederà a darsi un codice etico, nominare un direttore e verificare le funzionalità dello Statuto.

Il nuovo cda della Fondazione nascerà entro poche settimane: il primo sarà di nomina pubblica e durerà fino al 31 dicembre 2023. L’intenzione è infatti di permettere a chiunque andrà a ricoprire la carica di sindaco alla fine dell’attuale mandato (giugno 2023), di avere la possibilità di nominare i consiglieri di parte pubblica.

Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale il Santa Maria della Scala dovrà diventare un polo di eccellenza mondiale, il cda dovrà porre le basi per attirare altri soci che poi faranno parte della nuova governance del complesso museale e entreranno dunque nel prossimo consiglio di amministrazione.

La commissione comunale che ha dato vita al documento che andrà in consiglio comunale ha approvato lo statuto a maggioranza (voto contrario di Masi del Pd). E’ stata guidata dal sindaco Luigi De Mossi anche nella sua veste di assessore alla cultura. Fra le particolarità del documento, viene disegnato un Santa Maria della Scala in continua evoluzione, a partire dal fatto che l’attuale parte adibita a complesso museale deve fare i conti con una parte strutturale di circa 18mila metri quadri tutta da sistemare (basta pensare a i tre cantieri esistenti attualmente).

Non solo museo, quindi, ma anche un lungo elenco di attività artistico culturali in tutte le sue espressioni, contenute proprio nello statuto: la Fondazione dovrà promuovere anche la crescita culturale, portando il complesso del Santa Maria della Scala a essere un polo divulgativo-scientifico di livello internazionale e sarà uno strumento di espressione e comunicazione dell’immagine di Siena nel mondo. Accanto questo tipo di attività è interessante scoprire come lo Statuto preveda anche una serie di attività strumentali e accessorie, fra cui, fra l’altro, è prevista la possibilità di produzione di spettacoli teatrali di ogni genere, documentari e film, cosa che potrà permettere di accedere a contributi del Mibact.

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