La passione per musica e tecnologia, un canale YouTube per esorcizzare la paura del Covid e un sogno da inseguire per Valeria Esposito, solo tredici anni e in lizza all’Aurora Fellows

Lo scoppio della pandemia di Covid ha segnato la nostra vita ormai da più di un anno, imponendo a giovani e adulti un repentino cambio di abitudini e un nuovo modo di vivere le proprie giornate. Ma come diceva De Andrè ‘dal letame nascono i fiori’, e così questo periodo di disagi e di distanza si è trasformato in una grande opportunità per la giovane Valeria Esposito, tredicenne originaria di Poggibonsi.

La passione per la musica, per il violino, caratterizza la sua vita da quando aveva solo due anni. Sotto la guida del Maestro Alessio Nacuzi, Valeria ha appreso il metodo Suzuki di Siena, poi il pianoforte all’Istituto di Alta Formazione Musicale Rinaldo Franci da quando ne aveva nove, accedendovi come ‘giovane talento’, sviluppando al contempo una passione per la tecnologia.

Così dall’unione di musica e tecnologia è nato “Valex”, il suo canale Youtube che ad oggi conta quasi 400 iscritti, e che durante i lunghi mesi legati all’emergenza sanitaria è stato la sua salvezza – soprattutto quando tutta la sua famiglia, Valeria compresa, è stata colpita dal Coronavirus e la paura ha preso il sopravvento nel suo cuore.

Il mio vanale YouTube ‘Valex’ è il mio antidoto alla solitudine”, afferma la giovane violinista.

E sfidare la solitudine non è cosa da poco, per nessuno, ma ancora di più quando si ha solo 13 anni e si deve scendere a compromessi con il senso di smarrimento e la paura, con l’incertezza e la difficoltà, ad un’età che dovrebbe essere segnata dalla spensieratezza e dalla curiosità di scoprire il mondo.

Ma il talento e l’impegno non possono essere frenati o rimanere nell’ombra, e così le sue abilità hanno portato il suo nome fra i candidati all’Aurora Fellows, il progetto europeo ideato da Jacopo Mele e rivolto agli under 20 che desiderano esplorare ed accrescere le proprie abilità imprenditoriali.

Con Aurora vorrei formarmi, fare esperienza e organizzare in modo professionale un laboratorio in cui dare sfogo alla mia fantasia e creare app e programmi per giochi didattici e di svago – racconta Valeria –. Ai miei coetanei voglio dire di non desistere, di concentrarsi su ciò che li rende felici, come la musica e la tecnologia per me. Questo periodo finirà e sarà allora che potremo recuperare tutto il tempo perso”.

Come tanti altri ragazzi della sua età, Valeria segue le lezioni a distanza, con qualche breve intermittenza fra i banchi, da più di un anno. Un nuovo modo di vivere la scuola che ha provocato negli studenti sentimenti di stress, isolamento, mancanza di voglia e poca concentrazione che gli stessi hanno dovuto affrontare aggrappandosi alle loro passioni con tutte le proprie forze.

Quando è scoppiata la pandemia la paura ha iniziato a prendere il sopravvento, ogni programma in TV parlava di dolore, così ho dovuto cercare un modo per esorcizzare. Un giorno, ad ottobre 2020, tutta la mia famiglia è risultata positiva, ma mentre io e mia mamma stavamo bene, mio papà è stato ricoverato in ospedale e io ho smesso di sorridere. Il violino è stato il mio pianto e la mia valvola di sfogo”, confessa la giovane, per cui la musica, YouTube e i dispositivi elettronici sono stati l’ancora a cui affidare se stessa e i propri sogni.

Mia madre dice sempre che sono resiliente, ‘ma cosa vuol dire?’, mi chiedo io, eppure sembra un termine così in voga. Quello che penso io è che noi giovani abbiamo bisogno di tornare a vivere la nostra vita nella sua interezza, senza la paura di stare vicini”, sottolinea Aurora, fresca di candidatura all’Aurora Fellows.

Fare programmi per il futuro non è cosa facile, in questo momento sembra qualcosa di ambizioso e ottimista, ma alla giovane di Poggibonsi non sembra esser mai mancata la voglia di mettersi in gioco.

Ho scelto di candidarmi all’Aurora Fellows perché ritengo che siano i giovanissimi come me le persone che costruiranno il futuro e che bisogna agire nel miglior modo possibile”, conclude infine la violinista.

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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