Un comitato tecnico-scientifico per seguire il progetto del nuovo Museo del Cristallo, con la doppia finalitĂ di rilanciare il centro di Colle di Val d’Elsa, in particolare l’area Boschi. L’idea dell’amministrazione colligiana è quella di avere una squadra di esperti polifunzionale, in grado di comprendere le esigenze e le prospettive del rilancio di un museo che racconta al suo interno la vera anima della storia colligiana, collegata appunto alla produzione di cristallo. Il comitato è giĂ in fase di consolidamento e vede la partecipazione di note personalitĂ colligiane: Annica Gelli, Leonardo Terreni, Filippo Fornai, Duccio Santini, Silvano Giusti, Miriana Bucalossi, Marcello Martini, Tommaso Vannini e Mario Provvedi. A loro si uniranno l’assessore alla cultura di Colle di Val d’Elsa, Cristiano Bianchi, Sandra Busini dell’ufficio cultura e Giacomo Baldini, responsabile dei Musei di Colle Alta.

Museo del Cristallo: condivisione necessaria
Il Museo del Cristallo racconta l’anima contemporanea e storica di Colle di Val d’Elsa. Al suo interno, infatti, si compie un vero e proprio viaggio alla scoperta di una produzione che ha fatto conoscere il nome della cittĂ valdelsana in tutto il mondo. Per la sua riapertura, quindi, occorre un lavoro coordinato e ambizioso. “La necessitĂ del comitato” racconta Cristiano Bianchi, assessore alla cultura di Colle di Val d’Elsa “deriva dal fatto che il Museo del Cristallo, a differenza degli altri musei cittadini, oltre a raccontare una storia, racconta anche e soprattutto una realtĂ viva sul territorio e molto sentita da tutta la comunitĂ . Per questo motivo era necessario allargare la partecipazione e condividere il percorso progettuale con le parti della comunitĂ piĂą rappresentative di questa realtĂ ”.
“Da qui la decisione” continua Bianchi “di affiancare ai progettisti individuati alcuni esperti conoscitori di questo mondo, che potessero contribuire a informare il progetto e controllarne la correttezza dei contenuti e dell’impostazione. Tali soggetti sono stati individuati tramite l’associazione ‘La cittĂ del Cristallo’, associazione di promozione sociale aperta a tutti i cittadini cui questo mondo sta a cuore, non solo operatori del settore, e tramite la Pro Loco che da sempre si spende per il mondo del cristallo, gestendo tra le altre cose proprio il museo per diversi anni”.

“Le associazioni hanno indicato e proposto alcuni candidati, che l’amministrazione ha accolto con grande favore. Infine si sono aggiunti al gruppo un rappresentante della Giunta, uno dell’ufficio cultura e il curatore scientifico del museo archeologico, anch’esso in fase di rinnovamento, con il compito di creare un legame tra i due musei. Siamo così arrivati alla costituzione del comitato, che è giĂ attivo e sta giĂ producendo i primi risultati”.
Un comitato per la supervisione dei progetti del Museo del Cristallo
Il comitato tecnico-scientifico per il Museo del Cristallo è giĂ stato creato ed ha iniziato a pieno ritmo il suo lavoro, che consiste, in primo luogo, nella supervisione dei progetti legati alla riapertura del museo cittadino. “Il nuovo comitato” spiega Bianchi “si sta occupando di revisionare l’operato dei progettisti incaricati, sia a livello di contenuti che di impatto visivo e comunicativo, di supportare l’aggiornamento e la revisione dell’archivio degli oggetti musealizzati. Esso si occupa anche di assistere alla selezione degli oggetti da esporre, di ricercare nuovi oggetti disponibili presso privati che potrebbero arricchire il museo, di fare da collegamento con il mondo degli operatori del cristallo e di reperire materiale documentario per i contenuti video e fotografici”.
“Oltre a questo” aggiunge Bianchi “il comitato fornisce anche consulenza su aspetti gestionali e sulle future attivitĂ di coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni”.

Comitato eterogeneo ma con figure complementari
I membri del comitato tecnico-scientifico per il rilancio del Museo del Cristallo hanno competenze ed esperienze molto diverse. Non tutti sono strettamente esperti del settori, ma il loro bagaglio può portare un valore aggiunto al team. “I membri del comitato” racconta Bianchi “hanno competenze tra loro complementari e, pertanto, ognuno di loro si occupa della parte piĂą affine alla propria preparazione. I tre progettisti incaricati producono i contenuti del progetto, ognuno per la sua parte: l’archeologo conservatore Leonardo Terreni per il progetto scientifico, l’architetto Filippo Fornai per il progetto architettonico, il curatore Alessio Vigni per il progetto museografico e lo Studio Light Company per il progetto illuminotecnico”.
Esperi in varie discipline
“I tre membri dell’Associazione CittĂ del Cristallo” continua Bianchi “ovvero il maestro Silvano Giusti, memoria storica di questa realtĂ , l’architetto Duccio Santini, precedentemente direttore del museo, la dottoressa Miriana Bucalossi, esperta di politiche europee e vicepresidente dell’associazione di promozione sociale ‘CittĂ del Cristallo’, e il Maestro Vetraio Dorio Bucalossi, si occupano, in qualitĂ di esperti, di supportare e consigliare i progettisti nelle varie scelte e nella redazione dei contenuti, ma anche di creare un collegamento con la realtĂ produttiva e sociale legata al cristallo. I tre membri della Pro Loco (Mario Provvedi, Marcello Martini e Tommaso Vannini) si occupano delle parti logistiche e organizzative legate ai materiali del museo e alla sua gestione futura, nonchĂ© di tutte le questioni pratiche ed essa legate”.
“Infine, la storica Annica Gelli fornisce consulenza per le parti legate ai percorsi dell’archeologia industriale, mentre l’archeologo Giacomo Baldini ha il compito di creare un legame tra il Museo del Cristallo e quello archeologico. La dottoressa Sandra Busini, dell’ufficio cultura, gestisce la parte burocratica e organizzativa del progetto per conto del Comune insieme a me. La decisione di condividere questo percorso con così tante figure professionali e rappresentative della cittĂ e del cristallo, ha portato un grande sforzo da parte di tutti e un processo decisionale per nulla scontato, ma che sta giĂ dando i suoi frutti. Stiamo arricchendo molto il progetto e crediamo di poter contribuire a creare un museo in cui la nostra comunitĂ possa riconoscersi. Questo desiderio, anzi questa necessitĂ , è alla base della creazione del comitato”.
Museo del Cristallo: dopo anni di chiusura un progetto ambizioso
Il Museo del Cristallo ha rappresentato per molti anni un’attrazione turistica per Colle di Val d’Elsa, grazie agli oggetti ospitati e alla storia del cristallo che sapeva raccontare ai visitatori. Da alcuni anni, tuttavia, il museo è chiuso, ma oggi arriva un progetto ambizioso da parte del comitato tecnico-scientifico che ha come obiettivo il suo rilancio. “Il Museo” racconta Bianchi “è stato oggetto di un importante intervento di ampliamento, ristrutturazione e revisione strutturale e impiantistica, iniziato dalla precedente amministrazione, che include il nuovo ingresso e la nuova piazza, i cui lavori sono stati recentemente ultimati, risolvendo molti problemi”.

“Questo progetto” aggiunge Bianchi “prevedeva però una revisione dell’allestimento del percorso espositivo al suo interno, molto ricco e amato ma ormai datato sotto molti aspetti. Questa amministrazione ha ritenuto fin da subito che fosse necessario, a completamento dell’opera, aggiornare anche questa parte, al fine di creare un’esperienza di visita al passo con i tempi e che renda giustizia a quello che di fatto è un museo unico nel suo genere, molto apprezzato dai turisti e importantissimo per la cittĂ a livello identitario. Questa decisione ha allungato i tempi della riapertura, che avverrĂ entro giugno 2023, ma crediamo che ne sia valsa la pena”.
Museo del Cristallo, racconto identitario di Colle
Il Museo del Cristallo rappresenta un valore aggiunto per la comunitĂ colligiana, non solo per la sua valenza turistica, ma anche per il racconto identitario della comunitĂ e della sua storia. “Il Museo del Cristallo” racconta l’assessore colligiano alla cultura “oltre ad essere una formidabile attrazione per i visitatori, sempre piĂą attenti ai temi legati all’industria, all’artigianato e al made in Italy, racconta una storia importante e una realtĂ viva e altamente rappresentativa della cittĂ a livello identitario e sociale. Per questo motivo il nuovo percorso museale, oltre a valorizzare al meglio la straordinaria collezione, a illustrare la storia e la tecnica, metterĂ in scena come protagonisti tutti gli aspetti legati al territorio e al tessuto sociale, ai personaggi, al vissuto, alla cultura del lavoro, all’ereditĂ umana che questo mondo ha creato e tramanda”.

“Grazie al nuovo allestimento” continua Bianchi “e alle parti esperienziali e multimediali in esso contenute, auspichiamo che questi aspetti emergano forti, lasciando un segno nei visitatori e un’emozione nei cittadini. Proprio l’intima connessione di questo museo con il territorio e il tessuto sociale rende necessaria una forte sinergia con gli altri musei cittadini, il San Pietro e l’Archeologico, per costituire ‘un unicum’ che possa rendere un’immagine completa, seppur nelle sue mille sfaccettature, della nostra realtĂ e della nostra storia. A tal fine stiamo lavorando al progetto di un sistema museale unico cui si possa accedere sia dal San Pietro che dal Museo del Cristallo, e che crei tra questi due poli un percorso che attraversi la cittĂ alta e bassa. collegando tutte le altre attrazioni presenti”.