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Il Mef averebbe ultimato il decreto per Monte dei paschi

Il ministero dell’Economia ha ultimato il testo del decreto per la privatizzazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, secondo quanto riferiscono due fonti governative, ed è pronto a sottoscrivere gran parte del miliardo di euro in strumenti di capitale che la banca si appresta a emettere su indicazione della Bce. Lo rivela l’agenzia Reuters.

Il Tesoro detiene il 68% di Mps dopo la ricapitalizzazione precauzionale del 2017 e ha promesso alla Commissione europea di riportare sul mercato la banca entro fine 2021. Secondo un documento interno datato 10 agosto, e di cui Reuters ha letto una copia, il Tesoro ha chiesto alla presidenza del consiglio dei ministri di inserire il decreto all’ordine del giorno della “prima seduta utile” del cdm. Le fonti spiegano che i ministri potrebbero esaminare il provvedimento, un decreto del premier Giuseppe Conte (Dpcm), già questa settimana.

La Ragioneria generale dello Stato (Rgs) ha ‘bollinato’ il decreto, che deve essere firmato da Conte, dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, prima di essere inviato alla Corte dei conti per il consueto controllo preventivo. Il Dpcm autorizza il Tesoro a procedere con “le operazioni straordinarie” necessarie a far sì che Mps possa deconsolidare 8,1 miliardi tra sofferenze e inadempienze probabili attraverso una complessa operazione con Amco, la bad bank del ministero.

Lo spin-off rappresenta “una condizione essenziale per restituire alla banca una prospettiva di stabile recupero di redditività e di valore e pertanto costituisce un elemento prodromico essenziale per la successiva dismissione della partecipazione del ministero”, si legge nella relazione illustrativa allegata alla bozza di decreto. La Banca centrale europea è pronta ad autorizzare il progetto, a condizione però che Mps ripristini i coefficienti patrimoniali in linea con i requisiti di vigilanza prudenziale.

Per ottemperare alla richiesta, Mps prevede di emettere circa 700/750 milioni di euro di cosiddetti Additional Tier 1 bond, titoli computabili nel patrimonio di migliore qualità, riferisce una delle fonti. La banca ha inoltre già ufficializzato che, su richiesta della Bce, procederà con l’emissione di titoli Tier 2 del valore di 250 milioni di euro.

Il Tesoro può sottoscrivere fino al 70% degli strumenti in via di emissione, mentre il resto deve essere coperto da investitori privati. In base alla bozza di decreto, il Tesoro può cedere la quota detenuta in Mps “in una o più fasi”, tramite un’offerta pubblica di vendita rivolta a investitori retail italiani, compresi i dipendenti di Mps, o istituzionali. Tra le modalità in esame, il decreto cita anche trattative dirette o operazioni straordinarie, incluse fusioni.

Alessandro Lorenzini
Da bambino c’è chi sogna di fare l’astronauta, il calciatore, il pompiere. Io sognavo di fare il giornalista, forse influenzato dalle mie letture, dalle mie canzoni, da qualche film visto al cinema o in tv. Fra mille difficoltà sto provando a portare avanti il mio sogno, con trasparenza e umiltà, mettendoci la faccia (e la firma). Sono nato e vivo a Siena, in una città problematica, ma magica, che ti scaccia e ti abbraccia, che ti allontana e ti spinge a tornare, come una sorta di elastico, in un legame comunque inscindibile per sempre.

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