Lo ha stabilito il cda di Rocca Salimbeni nella riunione di oggi
Il consiglio di amministrazione di Mponte dei paschi di Siena ha deciso di non interrompere i termini della prescrizione dell’azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente Alessandro Profumo, in scadenza il prossimo 5 agosto. La decisione, secondo quanto ricostruito, e’ stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione, nonostante sul punto si fossero registrate nelle scorse settimane opinioni differenti.
La decisione di non interrompere i termini della prescrizione per Profumo, imputato a Milano insieme all’ex ad Fabrizio Viola per falso in bilancio e aggiotaggio, sarebbe stata presa sulla base di una serie di pareri legali.
Tra le ragioni che hanno orientato il consiglio ci sarebbe – secondo quanto ricostruito – il fatto che un’eventuale azione di responsabilità avrebbe costretto Rocca Salimbeni a montare accontonamenti ulteriori sui 4,8 miliardi di euro di cause legali di cui la banca è destinataria.
Inoltre, qualora Profumo e Viola dovessero essere condannati a Milano, dove sono sotto processo su richiesta del Gip che non ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dai pm, i termini della prescrizione si allungherebbero, non pregiudicando la possibilità per la banca di rivalersi sugli ex vertici, anche se limitatamente ai danni frutto delle condotte incriminate. I termini per la prescrizione dell’azione di responsabilità, che sono quinquennali, scadono a giorni solo per Profumo anche se la decisione di oggi lascia pensare che il cda non intenda procedere neppure nei confronti di Viola.