Il segretario del Pd torna sulla vicenda Mps a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio. Salvini: “Svendere Mps è una vergogna”

“Il Paese ha bisogno di una banca importante, di territorio e in grado di fare bene il suo lavoro in Toscana e nel Centro Italia. Sono convinto che si troveranno le soluzioni migliori, evitando uno spezzatino. Il governo sta lavorando”.

Il segretario del Pd, Enrico Letta, è tornato a parlare di Monte dei Paschi a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio.

“La vicenda Mps sta trovando grazie a questo governo soluzioni importanti – ha aggiunto -. Noi abbiamo alzato l’asticella delle esigenze di salvaguardia dell’occupazione, della senesità e dell’unità del marchio e dell’azienda e crediamo che quello che il ministro Franco in parlamento sia la strada giusta. Le responsabilità del passato sono di tanti, compreso anche il centrodestra”.

Sul tema, sempre da Cernobbio, è intervenuto anche il segretario della Lega Matteo Salvini.

“La prima semestrale del 2021 chiude in attivo e arrivare a svendere una banca che torna faticosamente a produrre utili mettendoci altri miliardi di soldi pubblici è una vergogna – afferma Salvini -“. Non svenderla (a Unicredit), ma darle tempo è la soluzione. “Mps – ha proseguito – è un banca il cui presidente è un ex parlamentare del Pd che si è dimesso per fare il presidente dopo avere fatto il ministro e messo dei soldi in quella banca”. “In un Paese normale ci sarebbero non una ma dieci procure a indagare sulla vicenda Monte Paschi”.

Anche Marco Rizzo, candidato con il Partito Comunista alle elezioni suppletive di Siena sollecita Letta.

“Il Segretario del PD Enrico Letta, da Cernobbio, ha detto che “sta lavorando al fianco del governo con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per il Monte dei Paschi di Siena. “Letta dichiara, quindi, di essere estremamente informato sulla vicenda MPS: gli chiediamo, pertanto, di fornire ampi dettagli sul futuro della rete di agenzie nella provincia di Siena, assumendosi fin d’ora un impegno con i lavoratori ed i territori. Gli chiediamo pure, visto che dichiara di essere al lavoro con il governo, di assumersi un impegno specifico per quanto riguarda, ad esempio, le migliaia di dipendenti delle società controllate del gruppo MPS, nello specifico Capital Service e il Consorzio Informatico che, da quanto si legge dalla stampa nazionale, potrebbero, purtroppo, correre seri rischi di veder sparire i loro settori.

Inoltre, considerando che Letta fa intendere proprio in campagna elettorale, di essere uno degli attori principali della vicenda MPS, aspetto quest’ultimo che comunque mi lascia estremamente perplesso, dica pubblicamente quanti sportelli bancari saranno chiusi nel Senese, sostenendo pubblicamente, cosa che a differenza mia, ancora non ha fatto, l’iniziativa dello sciopero del 24 Settembre indetta dai sindacati di MPS a sostegno dell’occupazione.

Si prenda l’impegno Letta di una presa di posizione concreta per evitare tale situazione. Fatti e non chiacchere!! Letta, insomma, dimostra di non essere un semplice spettatore di questa operazione che coinvolge Unicredit e Mcc ma di essere parte in causa, un protagonista al fianco del governo e del Tesoro, azionista al 64% di MPS. Il Segretario del PD si trova in una situazione privilegiata, che gli consente, da attore, di assicurare tutti i soggetti interessati: la clientela, i lavoratori, i territori. Se, invece, non è capace di fornire garanzie, allora vuol dire che sta soltanto facendo bieca speculazione politica in cerca di consenso, in vista del voto del 3/4 Ottobre, nella sua difficile corsa a ostacoli per il seggio parlamentare.

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