Nuova lettera del rappresentante del socio Bluebell Partners: “Omissione nelle risposte”. Mps verso l’assemblea del 6 aprile

Nuova lettera al consiglio di amministrazione della banca Mps, al Mef e alla Consob (ma anche alla Procura della Repubblica) del rappresentate del socio Bluebell Partners Giuseppe Bivona. E nuova richiesta di rinviare l’assemblea dei soci, prevista per il prossimo 6 aprile, dopo quelle delle settimane scorse, incentrate sulla necessità, secondo Bivona, di intraprendere un’azione legale nei confronti degli ex amministratori Alessandro Profumo e Fabrizio Viola.

“Come credo sappiate – scrive Bivona -, coloro ai quali spetta il diritto di voto “possono porre domande sulle materie
all’ordine del giorno anche prima dell’assemblea” (art 127-ter TUF), un diritto a cui corrisponde il dovere della società di rispondere. Omettere di rispondere alle domande dei soci ex 127-ter (TUF) rappresenta una grave violazione degli obblighi informativi ed impedisce il diritto fondamentale dei soci di deliberare informati”.

Nella missva, Bivona allega tutta la serie di domande alle quali, secondo il socio, il consiglio di amministrazione ha “omesso” di rispondere o “ha dato risposte non veritiere, quindi false”.

Per questo Bivona chiede al consiglio di amministrazione di fornire senza indugio ai soci ed al mercato le risposte omesse
alle domande del socio Bluebell Partners”; “alla Consob – prosegue – di accertare e sanzionare la violazione delle previsioni di cui all’art 127-ter (TUF) e nel caso la Banca continui a rifiutare di assolvere ai propri obblighi informativi (ii) di ingiungere
alla Banca ex 114 TUF di fornire senza indugio le risposte omesse”; “al Mef di richiedere ai sensi dell’art 2374 c.c.7 il rinvio dell’assemblea onde poter prendere visione delle risposte che ad oggi sono state omesse e poter esprimere un voto informato sulla mozione di azione di responsabilità nei confronti dell’ex Presidente Profumo e della Presidente Grieco (ed
altri), a tutela dell’interesse pubblico che il socio di controllo Mef rappresenta”; e infine £al Collegio Sindacale di considerare questa comunicazione denuncia ex 2408 cc e riferirne in assemblea”.

Nel frattempo la banca Mps si avvicina all’assemblea del 6 aprile, cove, come ha chiarito la banca, non ci saranno modifiche dello Statuto. Come ha detto il sindaco Luigi De Mossi nella giornata di ieri, si attende di capire la situazione della banca.

Secondo gli analisti irca il 29% degli 1,5 miliardi di euro di deficit di capitale previsto nel 2021 da Banca Mps è riferibile all’accantonamento per rischi legali. E’ quanto emerge dai dettagli sulla composizione delle sue esigenze nelle risposte scritte ai soci pubblicate sul sito web della banca prima dell’assemblea annuale. L’istituto, attualmente sotto il controllo dello Stato, rimarca poi come il 23% del gap è dovuto all’accantonamento per la vendita di crediti inesigibili all’Amco di proprietà statale, il 15% è legato a Covid e il restante 33% è dovuto a modifiche normative.

Mps indica che dopo la condanna in primo grado del Tribunale di Milano nei confronti dell’ex presidente Alessandro Profumo e dell’ex amministratore delegato Fabrizio Viola ha sospeso i pagamenti dei costi legali maturati a fronte delle difese degli imputati.

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