Lo scrittore e storico tifoso della Juve: “Se ne va un amico. E’ stato il mio sportivo preferito”
Dopo Sinisa Mihajlovic e Pelè, è scomparso un altro grande calciatore, Gianluca Vialli, bandiera di Sampdoria e Juventus. Qualche anno fa gli era stato diagnosticato un tumore al pancreas, ma questo non gli aveva impedito di ricoprire l’incarico di accompagnatore della nazionale. Riccardo Gambelli, scrittore senese e storico tifoso della Juve, ha lasciato un suo ricordo ai nostri microfoni: “Per me non era solo un giocatore di calcio, è stato il mio sportivo preferito – afferma Gambelli -. Dava l’esempio in campo, ma lo ha dato anche fuori, fino alla fine, con i suoi discorsi. Lascia un vuoto incredibile. Per me era un amico, ho avuto l’onore di conoscerlo alla fine degli anni novanta. Abbiamo interagito su diverse cose, sono andato a casa sua e gli ho portato uno dei miei libri. Ci sentivamo anche per il suo compleanno, ero profondamente legato a lui ed ero onorato di essere suo amico. A livello umano era una persona fortissima, con un carisma impressionante. Era un trascinatore e un motivatore, lo abbiamo visto anche agli ultimi europei con i suoi interventi negli spogliatoi”.
Gambelli ci ha raccontato anche un aneddoto a cui è legata una foto a cui lui tiene particolarmente: “Ci siamo visti una volta a Bagnaia – racconta -, era a giocare a golf con la Fondazione Mauro e Vialli. Non sapevo che era lì ma mi scrisse per passare a fargli un saluto, rimasi tutta la sera. Poi mi mandò questa foto (vedi foto in basso, ndr), che tengo incorniciata nel mio studio. Conserverò tutti i suoi messaggi e le sue mail, è stato il mio sportivo e calciatore di riferimento, come amico e come uomo di sport”.